Intervista di Salvatore Santoru a Francesco Dal Poz
1- Recentemente hai pubblicato un nuovo singolo, dal titolo “Tisana”. Il brano sta riscuotendo un certo successo sulle piattaforme online e, oltre a ciò, il video ha già superato le 45mila visualizzazioni. Come reputi tale situazione e quali altri risultati ti aspetti?
Ciao a tutti i lettori di Informazione Consapevole! Sono davvero soddisfatto dei risultati che il mio nuovo singolo “Tisana” sta ottenendo! Posso dire che, ancora una volta, ho avuto la conferma che quando si fa qualcosa lasciandosi andare, senza pensare troppo, le cose funzionano meglio; perché “Tisana” è un brano nato nella maniera più libera possibile e vedere un riscontro positivo dal pubblico, mi fa davvero tanto piacere. Altri risultati che mi aspetto con questo singolo? Non saprei. In generale cerco sempre di dare il massimo, senza farmi troppe aspettative: quel che verrà verrà.
2- Una delle tue canzoni che, recentemente, hanno avuto un certo successo è certamente “Cerco Casa”. Quanto ti ritieni soddisfatto dei risultati ottenuti con il singolo e quali similitudini e differenze esistono con “Tisana” ?
“Cerco casa” ha avuto una risposta per me inaspettata, davvero importante e più di quanto potessi immaginare, quindi non posso che ritenermi soddisfatto! Se la diversità tra i due brani si trova soprattutto nel giro melodico e armonico, l’aspetto principale che invece li accomuna è l’approccio alla scrittura e la volontà di raccontare attraverso la quotidianità qualcosa di più profondo.
3- “Tisana” è un interessante brano cantautoriale con venature pop-rock e indie. Quali sono le tue principali influenze musicali?
Amo ascoltare qualsiasi genere musicale perché penso che sia importante essere una sorta di spugna per poter assorbire ciò che più mi emoziona in ogni genere. Sicuramente, però, è il pop quello che più mi prende e che sento maggiormente mio; gli artisti che stimo e che influenzano la mia musica sono davvero tanti e, tra questi, potrei citare in ordine sparso Jovanotti, Vasco Rossi, Zucchero, Lucio Dalla e i vari storici cantautori italiani, e poi quelli più giovani come Francesca Michielin, Gazzelle, Levante, Frah Quintale e molti altri. Non posso dimenticare di nominare artisti stranieri come Imagine Dragons, Coldplay, OneRepublic, James Bay.
4- Da un punto di vista contenutistico, i brani trattano di tematiche sentimentali ed intimistiche. Quanto reputi importante il contenuto di una canzone e vi sono, oltre alle vicende personali, anche eventuali influenze artistiche (poetiche etc) sul tuo songwriting?
Il contenuto di una canzone è per me importantissimo e penso sia fondamentale che ogni canzone emozioni, susciti e smuova qualcosa dentro. Allo stesso tempo sono cosciente che è la musica, ancor prima del testo, ad arrivare alla maggior parte delle persone e di conseguenza anche la musica stessa deve rappresentare e seguire il testo e fare in modo che gli dia il giusto valore. Influenze particolari e specifiche sul mio songwriting non ci sono, ma sento che il mio modo di scrivere è influenzato da tutta la musica che ascolto e che amo.
5- A breve dovrà uscire il tuo nuovo album, anticipato dai già citati singoli “Cerco Casa” e “Tisana”. Hai qualche anticipazione da fare in merito ad esso e, più in generale, quali differenze e continuità vi sono rispetto ai dischi meno recenti?
Il nuovo album rappresenta per me un passo davvero molto importante; sebbene abbia iniziato a scrivere canzoni a 9 anni e abbia avuto l’opportunità di registrare tre album durante l’adolescenza ed esibirmi in giro per l’Italia, è solo adesso che sento di aver trovato la mia modalità di scrivere e di comunicare attraverso la musica quello che sento, che provo e che penso. Per me è una sorta di ripartenza da zero ed è proprio per questo che ho voluto che questo album si intitolasse, appunto, “Zero”.
6- Quali reputi essere i migliori rappresentanti attuali della scena indie e pop-rock italiana e internazionale?
Domanda difficilissima! Voglio essere sincero: non lo so… Sono talmente tanti gli artisti che stimo e dei quali apprezzo lo stile, il modo di scrivere e di fare musica in generale, che non potrei nominare qualcuno senza tralasciare qualcun altro. Penso che anche al giorno d’oggi, come in passato, ci sia davvero tanta buona musica e che si ha molto di guadagnato ad ascoltare di tutto.
7- Quanto ha inciso il Lockdown sulla tua attività musicale e contenutistica?
Il lockdown ha influito molto sia sul modo di fare che di vivere la musica. In maniera pratica ha influito, ad esempio, con la creazione di “Vivere d’istanti”, un brano scritto con chi mi segue sui social: è stato meraviglioso vedere un centinaio di persone che hanno contribuito con messaggi, consigli, poesie, ecc.; al di là questo, però, il lockdown, se da una parte mi ha tolto la possibilità di fare concerti e di partecipare ad eventi anche di una certa portata, dall’altra parte mi ha dato la possibilità di apprezzare tutto questo proprio per il fatto che mi è mancato. Ci sarebbe molto altro di cui parlare e da raccontare, ma senza dilungarmi troppo, posso riassumere dicendo che questo 2020 mi ha cambiato molto.
8- Quali progetti hai per il tuo futuro artistico e, in linea di massima, quali obiettivi ti poni?
Il progetto più imminente è la pubblicazione del nuovo album e di conseguenza, sperando che presto si potrà nuovamente, tornare a fare concerti per condividere la mia musica e un momento così significativo quale è il concerto. A lungo termine, il mio obiettivo è quello di continuare a vivere di canzoni, sia come cantautore, che come autore e produttore. Come dicevo rispondendo alla prima domanda, non mi metto grosse aspettative, ma do comunque il massimo perché possa vivere a pieno quello che ho giorno per giorno.
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