decreto del TAR Calabria n. 01506/2020 con cui si sospende l’efficacia dell’ordinanza sindacale del
comune di Crotone relativa alla chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado dal 09 dicembre al
22/12 per motivi connessi all’emergenza epidemiologica da COVID 19 ed alla successiva nostra
azione condotta per contrastare tale misura ritenuta poco coerente con la situazione territoriale ed
epidemiologica, considera fondamentale, viste le segnalazioni e le azioni intraprese
successivamente al nostro comunicato dalle famiglie (petizione per far sospendere la didattica in
presenza: 2.100 firme al 17 dicembre) e dai docenti in merito alla scarsa frequenza delle aule
scolastiche ed al relativo malumore per non la sospensione DaD, avviare un monitoraggio per
reperire i dati relativi alla presenza degli studenti all’interno degli istituti scolastici nei giorni
inerenti all’apertura delle scuole (15/12 – 22/12). Sono invitati pertanto tutti coloro che vorranno
contribuire a costruire un quadro completo della situazione ad inviare i dati al nostro
Coordinamento (coordinamentodirittiumani@gmail.com).
Ferma restando la volontà di valutare la costituzione in giudizio nel processo citato, manifestiamo -
ad ogni effetto di legge - fin da subito la posizione del nostro ente quale parte interessata alla
problematica processuale inerente all’apertura delle scuole di ogni ordine e grado nell’intero
territorio italiano, dichiarando la disponibilità ad essere ascoltati, ex art. 56 c.2 cpa, anche fuori
udienza e in via informale nel caso in cui la magistratura fosse nuovamente investita del compito di
valutare l’adozione di misure cautelari monocratiche.
Il CNDDU già nel mese di agosto, al fine di prepararsi ad una terza ondata, segnalava la necessità di
adottare misure concrete che garantissero mobilità adeguata, la salubrità degli ambienti di lavoro, il
ricambio d’aria controllato, la costante sanificazione, la protezione (anche a mezzo distribuzione
maschere ffp2 e ffp3) di tutto il personale scolastico e la ridefinizione del numero di studenti per
aula. Ancor oggi, nulla di tutto ciò è stato fatto, con la conseguenza di rendere necessario il
mantenimento delle strategie di tutela attualmente in essere.
Il CNDDU ancor oggi, ritiene del tutto legittime le preoccupazioni di docenti e genitori circa i
pericoli riconducibili alla riattivazione della didattica in presenza nel mese di gennaio, per cui
assume le distanze da tutti coloro che insistono nel pretendere una riapertura senza le dovute cautele
e senza considerare che il calo dei contagi è proprio dovuto alle misure adottate in regioni come la
Campania e la Puglia. È manifesto che il cambiamento di strategia (passaggio dalla didattica online
alla didattica in presenza), in assenza di serie misure strutturali, possa riaprire la strada ad un
immediato e incontrollabile incremento dei contagi.
prof. Alessio Parente
segretario CNDDU
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU
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