Intervista di Salvatore Santoru a Elisa Serrani, fondatrice di Music & Media Press
1- “Music & Media Press” è un ufficio stampa
abbastanza giovane ma che, comunque, ha all’attivo diverse collaborazioni con
artisti italiani di vario genere. Come reputi l’andamento del progetto?
Ciao! Innanzitutto grazie per questa chiacchierata, fa sempre stranissimo trovarsi “dall’altra parte”. Music & Media Press è nato a Giugno 2020, dopo 15 anni durante i quali io, Elisa, ho lavorato da freelance per diverse Agenzie e progetti indipendenti, oltre che come giornalista musicale e blogger per siti di musica ed il mio portale aperto nel 2017 (Musica In Contatto). Ad oggi posso dirti che sono molto soddisfatta, oltre che onorata, di avere la possibilità di fare della mia passione la mia professione. Sicuramente c’è sempre da migliorarsi; questo tipo di attività è in continua evoluzione, come in continua evoluzione è (fortunatamente) la Musica.
Bisogna essere sempre pronti ad imparare, ad accrescere il proprio
bagaglio professionale e, soprattutto, trovo fondamentale approcciarsi e
trattare ogni artista prima di tutto come una persona, una persona che mette a
servizio degli altri il proprio talento e non come un semplice numerino da
gestire a progetto. L’Arte è un dono immenso e non basta scrivere due righe di
Comunicato Stampa ed inviarlo a tutte le Testate per far arrivare il messaggio
che c’è dietro ad un brano, ad un album. Questo, esattamente come quello del
giornalista, è un lavoro che non ha orari, festività, pause; è un lavoro che ha
un solo motore: la passione.
Non sempre facile, ma sicuramente entusiasmante. Io collaboro sia con artisti indipendenti, sia con progetti di label e/o major; quello che conta per me è il messaggio. La qualità fa moltissimo, ma ancora di più, per come la vedo io, è fondamentale che un artista abbia qualcosa da dire.
La Musica è unione, condivisione, rifugio e
cura e prima di prendere in mano un lavoro, mi assicuro che ci sia dietro
un’urgenza espressiva, quell’essenza che va ben oltre il fare musica per moda.
Ma il lavoro del Responsabile/Addetto Stampa non finisce certo qui! Ci sono i recall, le interviste, le Conferenze Stampa, gli Instore ed i live, in collaborazione con tutte le altre figure di riferimento fondamentali), che ruotano intorno alla figura dell’artista).
4- Quali sono, a tuo parere, gli artisti più interessanti che collaborano o hanno collaborato con M&M Press?
Tutti, ognuno con le proprie peculiarità, la propria firma stilistica e la propria determinazione. Il talento è importantissimo, ma nel mio piccolo, in questi 15 anni nel settore, posso affermare senza problemi che “avere la testa da artista”, la volontà e l’impegno, sono tutte qualità che equivalgono, se non superano, il solo talento. Poi bè, se ci sono tutti questi tasselli, il puzzle è già completo al’80%!
5- Quant’è importante la promozione sui social degli artisti al giorno d’oggi, sia per M&M Press che in generale?
E’ imprescindibile. I Social, nel bene e nel male, sono diventati oltre che un biglietto da visita, anche un vero e proprio ufficio o negozio virtuale. Ciò che conta, a mio modestissimo parere, è usarli con consapevolezza di ciò che si manda in giro, umiltà e sincerità, specialmente nel campo della Comunicazione. In un modo o nell’altro, la verità delle proprie affermazioni, la veridicità di ciò che si posta, ripaga sempre.
6- Quali aspirazioni, nonché eventuali obiettivi, ti poni per il futuro dell’ufficio stampa?
Proseguire i rapporti di collaborazione instaurati negli anni, accrescerli e portare il tutto anche oltre i confini nazionali. Oltre a questo, migliorare, giorno dopo giorno, anche me stessa e le mie competenze, che non sono affatto statiche, ma vanno arricchite di volta in volta. E poi bè, che i talenti che si affidano a me trovino la loro strada, il loro posto in questo mondo complesso ma al tempo stesso meraviglioso e ricco di colori, emozioni e magia. La parte migliore del mio lavoro è l soddisfazione dei clienti.
7- Quanto ha inciso il Lockdown e l’emergenza Covid sull’attività lavorativa e, più genericamente, sul mondo della promozione musicale (indipendente e non)?
Sulla mia attività in maniera
relativamente circoscritta, nel senso che, lavorando 16h al giorno da un PC, la
terribile emergenza sanitaria che tutto il mondo ha vissuto (e purtroppo,
contro la quale sta ancora combattendo), non ha influito particolarmente. Ma è
ovvio che, lavorando con gli artisti, se si fermano loro, mi fermo anch’io,
quindi l’impossibilità di recarsi in studio a registrare, di girare videoclip e
così via, ha bloccato o fatto slittare alcuni progetti. Il mio pensiero è
sempre andato in primis agli operatori sanitari, ai malati ed alle loro
famiglie e poi ai Lavoratori dello Spettacolo, dai rigger agli organizzatori di
concerti e tutte quelle persone che rendono un concerto, uno showcase e
qualsiasi altro spettacolo, una vera favola. Ci siamo inventati nuovi modi di
stare insieme uniti dalla Musica e come sempre, nelle difficoltà abbiamo
trovato soluzioni, ma chiaramente nessuno schermo, nessuna nuova tecnologia,
può equivalere ad un concerto vero e proprio.
Grazie ancora per questa
bellissima chiacchierata e Buon 2021 a tutti!
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