Intervista di Salvatore Santoru agli Apatia
1- Com'é nato il "progetto Apatia" e, più in
generale, quali sono state le motivazioni che ne stanno alla base ?
Il progetto nasce puramente dalla necessità di esprimere una
serie di emozioni e sensazioni, intime e personali, comunicandole tramite un
mezzo ben preciso che è la musica. Apatia è nato in forma grezza, avendo per
padre la voglia di comunicare e per madre la pura sofferenza stessa, fino
all’incontro con Christian Castorina, grazie a cui è riuscito a prendere una
forma più curata e profonda diventando di fatto ciò che è ora.
2- Il "progetto Apatia" affronta tematiche e
concetti "esistenzialisti" e "intimisti". Quale messaggio
intende, o vorrebbe, esprimere la band ?
Il solo messaggio che si vuole esprimere è la comprensione,
da parte dell’ascoltatore, del dolore umano che, a volte, ci si trova a vivere.
Le tematiche rappresentano la negatività pura, vissuta in prima persona da
Apatia, per questo motivo hanno un determinato stampo.
3- "Prima Forma Indefinita" è il vostro primo
album, pubblicato molto recentemente. Come ritenete stia andando, almeno al
momento, e quali obiettivi vi ponete con esso ?
Non c’è un particolare interesse nel successo o
nell’insuccesso in sé, il punto focale è comunicare. Se l’album ha comunicato
la negatività e la desolazione che si prefissava, lo considero il più grande
dei successi e, per quel poco che ho notato fin’ora, posso affermare di essere
soddisfatto dei riscontri ricevuti.
4- L'album è stato registrato e missato da Christian
Castorina, già attivo in altri progetti musicali di vario genere. Com'é stato
lavorare con lui e quanto ritenete positiva questa collaborazione?
La collaborazione con Christian Castorina è stata
fondamentale per arrivare al risultato finale. Lavorare con lui è servito molto
sia dal punto di vista tecnico, grazie alla sua esperienza, sia per quanto
riguarda l’ispirazione che è stata raffinata notevolmente.
5- Il black metal è sempre stato un genere relativamente di
nicchia, anche nell'ambito del metal e del metal estremo. Ritenete, al giorno
d'oggi, possibile una sua maggiore "ascesa" all'interno del mondo
musicale, perlomeno nella scena metal ed extreme metal?
Non credo che il black metal sia propriamente un genere
musicale o, perlomeno, non solo. Definirlo tale è riduttivo. Purtroppo,
attualmente sta trasformandosi in mera musica, nella maggior parte dei casi, e
ciò, per quanto mi riguarda, è sbagliato. Il black metal è un modus vivendi, è
la voce di chi tratta argomenti che spesso non hanno spazio nel mondo,
l’insieme di composizioni, poesie, immagini ed attitudine di esseri umani
“sbagliati”, sofferenti ed iracondi. Vorrei vedere una scena artistica (non
solo musicale) nella quale i creativi possono parlare di esperienze oscure,
malate e intimamente filosofiche che hanno provato sulla loro pelle e nelle
loro anime, purtroppo, però, viviamo in
mezzo a troppe copie di lavori già visti che trattano argomenti che l’artista
non ha mai vissuto davvero e ciò, francamente, lo trovo deprimente. Il metallo
nero ci piace di nicchia, per pochi, a modo suo elitario perché se è sincero e
sentito parla solo a poche anime, le poche che capiscono e vivono una tale mole
di dolore e odio.
6- Quali sono le ispirazioni musicali e, inoltre, le
influenze artistiche a tutto tondo del vostro progetto?
La composizione musicale è complementare alla stesura delle
liriche, le quali, a loro volta, sono complementari a ciò che esprime la parte
musicale in un susseguirsi il cui unico fine è creare l’atmosfera di chi il
dolore l’ha vissuto. Il dolore intimo e profondo è l’unica forma artistica alla
quale ci si è ispirati.
7- Quali sono, a vostro parere, le band storiche migliori
del panorama black e metal estremo in generale ? Oltre a ciò, quali ritenete
essere i gruppi più interessanti del momento ?
A mio parere ogni band o progetto artistico in generale è
valido se riesce ad esprimere qualcosa al fruitore, chiaramente il mio giudizio
non si limita soltanto al metal estremo o al black metal ma a tutta la musica e
non solo. Fruisco di ogni forma d’arte a cui mi è possibile avere accesso, che
sia essa storica o emergente, che segua determinati canoni o che sia puramente
sperimentale e, a modo suo, ognuna di esse, se valida, mi ha plasmato facendomi
essere ciò che sono ora. Fare una particolare cernita mi è difficile
attualmente anche se posso affermare che esistono molti artisti emergenti degni
di nota, controcorrente rispetto alla monotonia delle grandi scene.
8- Quanto ha inciso l'attuale emergenza Covid-19 e
conseguente lockdown sulla vostra produzione musicale e contenutistica?
L’attuale emergenza Covid-19 ha influito molto poco sul
nostro lavoro, grazie all’attitudine auto produttiva che ci ha permesso di fare
molto per conto nostro, senza particolari limitazioni di tempo e spazio.
Fortunatamente, l’unico lato che poteva venir intaccato dalla pandemia, ovvero
la registrazione, è stato fatto precedentemente ad essa, permettendoci una
prosecuzione regolare dei lavori anche nell’attuale crisi.
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