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Tutto questo però è, nel presente così "alienante" di questo anno così difficile, solo un ricordo lontano, distante come la "distanza" che caratterizza la società in cui viviamo, dove ci ritroviamo privati di un elemento così essenziale per noi: il contatto.
"Siamo "esseri sensibili", le nostre sensazioni sono all’interno dei nostri ricordi e accompagnano e guidano le nostre emozioni."
Il video di “Starlights” è uno di quei casi in cui la location ha un effettivo ruolo nella narrazione... Parliamo di una location davvero singolare, il Museo MarteS, le cui sale espositive raccontano storie senza tempo attraverso le opere che dalle pareti esprimono tutta l’umanità delle emozioni e delle sensazioni che restano immutate nei secoli.
Così, anche trasformate dalle luci e soprattutto dai suoni da cui viene pervaso, le pareti del Museo continuano a “parlare”, a raccontare attraverso le gestualità, i contatti fisici, i giochi di sguardo dei soggetti ritratti: questi sono i primi, eterni ingredienti della “chimica dell’eros”, che trova nel dancefloor una dimensione ideale e che oggi siamo costretti a mettere temporaneamente in pausa, dovendo fuggire dall’aggregazione e dalla socialità “fisica”. Ma, come dimostrano questi quadri, le sensazioni accompagnano l’uomo da sempre, e presto torneremo a ballare e sfiorarci.
"We love Disco life!"
"Siamo "esseri sensibili", le nostre sensazioni sono all’interno dei nostri ricordi e accompagnano e guidano le nostre emozioni."
Il video di “Starlights” è uno di quei casi in cui la location ha un effettivo ruolo nella narrazione... Parliamo di una location davvero singolare, il Museo MarteS, le cui sale espositive raccontano storie senza tempo attraverso le opere che dalle pareti esprimono tutta l’umanità delle emozioni e delle sensazioni che restano immutate nei secoli.
Così, anche trasformate dalle luci e soprattutto dai suoni da cui viene pervaso, le pareti del Museo continuano a “parlare”, a raccontare attraverso le gestualità, i contatti fisici, i giochi di sguardo dei soggetti ritratti: questi sono i primi, eterni ingredienti della “chimica dell’eros”, che trova nel dancefloor una dimensione ideale e che oggi siamo costretti a mettere temporaneamente in pausa, dovendo fuggire dall’aggregazione e dalla socialità “fisica”. Ma, come dimostrano questi quadri, le sensazioni accompagnano l’uomo da sempre, e presto torneremo a ballare e sfiorarci.
"We love Disco life!"
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