La notizia è stata resa nota, durante un'intervista su Rockol.it, dallo storico e politologo Aldo Giannuli, già consulente dei magistrati in materia di intelligence e attualmente direttore del centro studi Osservatorio Globalizzazione(1).
Durante l'intervista, il professor Giannuli ha raccontato la scoperta di una nota confidenziale dell'Ufficio Affari Riservati al giornalista Michele Bovi.
Nell'informativa si ventilava l'ipotesi che Battisti finanziasse il 'Comitato Tricolore', una sorta di 'Soccorso Rosso' dell'estrema destra di matrice neofascista.
Tuttavia, lo stesso Giannuli ha ritenuto poco credibile le voci e dicerie sui presunti legami tra Battisti e l'estrema destra e, al riguardo, ha ribadito a poca credibilità di alcune informative dei servizi dell'epoca.
Oltre a ciò, lo storico e saggista ha parlato di una conversazione avuta con il cantante Bruno Lauzi, già storico collaboratore di Lucio Battisti e Mogol.
Lauzi aveva smentito categoricamente l'ipotesi di un presunto finanziamento di Battisti all'estrema destra e, più specificatamente, aveva sostenuto che il grande cantautore era piuttosto 'avaro'.
I presunti legami politici di Battisti sono stati smentiti anche da Mogol, il quale ha precisato che l'autore della 'Canzone del Sole' non era 'avaro' ma 'parsimonioso'.
NOTA:
(1) https://www.rockol.it/news-718284/lucio-battisti-ecco-come-lo-spiavano-e-non-solo-lui?
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