Il Coordinamento
Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, sula base di molte
segnalazioni pervenute in merito all’attribuzione del compito connesso al
coordinamento della nuova disciplina Educazione civica, sottolinea quanto sia importante
che tale ruolo venga assegnato ai docenti appartenenti alla classe di concorso
A046 – discipline giuridiche ed economiche, qualora figurino nell’organico
dell’autonomia dell’istituto di riferimento.
Pare che l'orientamento
generale di molti istituti scolastici, indipendentemente da quanto preveda il
disposto normativo contenuto nelle linee guida, allegato A del decreto, sia
quello di non attribuire il coordinamento agli insegnanti di diritto, in quanto
impegnati nel sostegno. Riteniamo improduttivo tale modus operandi. Ricordiamo
che l’allegato A - Linee guida del ministero per l’avvio dell’Educazione civica
nelle scuole dispone quanto segue:
“Qualora il docente
abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia contitolare nel Consiglio
di Classe, negli istituti superiori nel cui curricolo siano presenti gli
insegnamenti dell’area giuridico-economica, gli sarà affidato l’insegnamento di
educazione civica, di cui curerà il coordinamento, fermo restando il
coinvolgimento degli altri docenti competenti per i diversi obiettivi/risultati
di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di
classe. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia
presente in organico dell’autonomia ma non sia già contitolare del Consiglio di
Classe, egli potrà assumere il coordinamento della disciplina per una o più
classi, fatta salva la necessità che in esse si crei uno spazio settimanale in
cui, anche in compresenza con altri docenti, possa procedere alla didattica
dell’educazione civica all’interno della quota oraria settimanale, o
all’interno della quota di autonomia eventualmente attivata, nelle modalità
approvate dal Collegio dei docenti”.
Tale disposizione
potrebbe valere anche nell’eventualità l’insegnante stia rivestendo il ruolo di
docente di sostegno sia nelle scuole di primo grado che in quelle di secondo
grado.
Attualmente evidenziamo
che pochissime sono state le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie sulla
disciplina per gli insegnanti della classe di concorso A-46 e altrettanto pochi
sono stati i posti attribuiti per la call veloce. Abbiamo registrato molto sconforto
per l’andamento della mobilità. Molti insegnanti per riuscire ad avvicinarsi
alla propria città di residenza hanno trovato collocazione solo nel sostegno di
primo e secondo grado, quando potrebbero anche contribuire alla formazione di
ciascuna comunità educativa attraverso la propria professionalità specifica
durante il proprio percorso.
Chiediamo urgentemente
una rivalutazione della questione in oggetto da parte del Ministero onde
valorizzare al meglio le competenze acquisite da parte dei docenti e rendere
più incisiva l’azione didattica.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU
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