Di Guido da Landriano
Il Giornale pubblica una notizia clamorosa: il 12 febbraio il governo aveva di fronte a se uno studio predisposto da Stefano Merler intitolato “Scenari di diffusione di 2019-NCOV in Italia e impatto sul servizio sanitario, in caso il virus non possa essere contenuto localmente“, nel quale, senza tanti giri di parole, basandosi sui dai raccolti in Cina, si parlava di un virus che avrebbe causato da 35 mila a 60 mila morti, una cifra quanto mai impressionante considerando che ad oggi la Protezione Civile ci dice che i “Morti con covid-19” sono pari a poco più di 35 mila.
Lo studio, basato sui dati raccolti di un R variabile fra 1,3 a 1,7, Ancora più drammatico il fatto che si prevedeva un fabbisogno di letti in rianimazione fra i 60 ed i 100 mila, con i casi complessivi fra i 200 ed i 400 mila, ed un gap di posti in terapia intensiva di circa 10 mila letti. tutta gente destinata, purtroppo, ad essere “selezionata” e quindi, senza posto, a morire.
Il 5 febbraio Silvio Brusaferro dell’ISS aveva già invitato il governo a prendere la cosa sul serio ed a preparare uno studio con le misure adeguate. ora abbiamo anche questo documento, che venne immediatamente secretato, ma che mostra come al Ministero della Salute ed alla Presidenza del Consiglio avessero già informazioni più che sufficienti per agire. Invece, proprio quel 12 febbraio, fu approvato l’invio di 18 tonnellate di rifornimenti medici in Cina.
Una mossa che, anche alla luce di queste notizie, risulta ancora più sbagliata. Inoltre, pur sapendo la gravità del Virus in quel momento, non si fece nulla per la creazione della zona rossa nel bergamasco, per avvertire le regioni o per predisporre un minimo di ordini emergenziali per far fronte all’emergenza. Citando l’unica ispirazione di Conte, Joseph Fouché “Fu peggio che un crimine: fu un errore”.
Naturalmente le opposizioni stanno insorgendo, ma ci sono voluti 100 giorni per far rendere noto il report alla Protezione Civile. Inoltre il grosso dei report del CTS non è ancora noto.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione