Commemorazione Giorgio Ambrosoli. Proposte didattiche- COMUNICATO CNDDU

lug 10, 2020 0 comments

Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani intende evidenziare la figura di Giorgio
Ambrosoli, ucciso con tre colpi di pistola 357 la sera dell’11 luglio 1979 da un killer (William Joseph Aricò),
assoldato da Michele Sindona, per una cifra pari a 25.000 dollari. Ambrosoli stava curando la liquidazione
della Banca Privata Italiana del mandante del suo assassinio.

La vicenda finanziaria era molto intricata e coinvolgeva una parte importate della finanza italiana, del mondo
politico, della mafia e del Vaticano: crack del Banco ambrosiano di Roberto Calvi; loggia massonica deviata
P2 di Licio Gelli; IOR di Paul Marcinkus sono infatti gli “ingredienti” più salienti di un periodo storico
enigmatico e cupo della nostra storia.

Ambrosoli era un avvocato, nonché commissario liquidatore. Nello svolgere il proprio compito si è imbattuto
in dinamiche perverse, alle quali non volle cedere, che lo hanno condotto alla morte. Il suo nome si colloca
decisamente tra i personaggi coscienziosi, retti, perseveranti, coraggiosi che hanno contribuito a far
affermare i valori della democrazia e della giustizia; e induce ad una riflessione: la solitudine è nemica delle
grandi lotte contro forze eversive ed è stata troppo spesso la condizione “naturale” di quanti abbiano voluto
mantenere la propria integrità, difendendo interessi collettivi.
“Cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria. [...] Lo sapevo prima di accettarlo e quindi
non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il paese.” (Giorgio
Ambrosoli)
L’ “eroe borghese” è stato definito dal giornalista Corrado Stajano e dalle documentazioni, interviste e
articoli se ne possono dedurre il carisma pacato, la forza morale e l’alto senso dello Stato.
“… Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai
tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto (…). 

Abbiano
coscienza dei lori doveri verso sé stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il Paese, si
chiami Italia o si chiami Europa” (Giorgio Ambrosoli, lettera-testamento, datata 25 Febbraio 1975, che
l’avvocato Giorgio Ambrosoli, scrisse alla moglie Anna Lorenza)
Il CNDDU invita gli istituti scolastici di secondo grado a realizzare percorsi tematici, nell’ambito
dell’Educazione civica, interconnessi con l’educazione finanziaria che accompagnino gli studenti, anche
mediante la conoscenza della storia di Ambrosoli, a sviluppare o simulare modelli etici diversi da quelli
proposti solitamente dal settore finanziario.

Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

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