Commemorazione eccidio di Cibeno. Una proposta didattica per ricordare le vittime
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende commemorare l’eccidio
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende commemorare l’eccidio consumatosi presso il poligono di tiro di Cibeno, frazione vicino a Carpi, il 12 luglio 1944. Sessantasettefurono le vittime, con età compresa dai 16 ai 64 anni, erano tutti internati politici del campo di
concentramento di Fossoli.
Alcune fonti sostengono che la strage fu realizzata probabilmente in seguito all’uccisione, il 25 giugno, di sei
soldati tedeschi a Genova. Nella città ligure apparvero sui muri il 6 luglio alcuni manifesti che avrebbero
preannunciato la strage.
Il 24 maggio 1945 nel Duomo di Milano fu celebrata la messa in onore dei morti davanti ad un’opinione
pubblica unita, commossa e compatta nella condanna.
Guccini nel brano musicale Auschwitz (Canzone del bambino nel vento) del 1966 scriveva “Io chiedo come
può un uomo uccidere un suo fratello”: la frase può essere citata anche in tale contesto, vista la crudeltà con
cui hanno agito le SS.
La giustizia non riuscì mai ad essere applicata nei confronti dei colpevoli: processi insabbiati; fascicoli
occultati e tanta negligenza intenzionale o meno nonostante la strage fosse stata definita «l'atto più efferato
commesso nell'Italia occupata dalle SS su persone internate in un campo di concentramento».
Purtroppo il tragico episodio non ha oggi lo spazio e l’attenzione che meriterebbe sui media nazionali.
Il CNDDU propone di dar vita ad un progetto nazionale “Enciclopedia digitale nazionale” in cui ogni
comunità educativa potrebbe apportare il suo apporto per descrivere i principali fatti storici che hanno
coinvolto il territorio di riferimento e i progetti realizzati. È importante lo scambio di conoscenze tra giovani
provenienti da zone diverse del Paese. I contributi (video, manifesti, ricerche, articoli, etc.) potrebbero
costituire nel corso degli anni una sorta di memoria storica generazionale con cui tramandare ai posteri le
metodologie didattiche sviluppate e le innovazioni apportate per preservare il ricordo e la consapevolezza di
quanto è avvenuto. Per tal motivo l’eccidio di Cibeno potrebbe trovare giusta rilevanza in tale programma.
“La verità, sia essa uggiosa, grigia, borghese, o grottesca, od inutile, è pur sempre la preziosa e cara e
bellissima verità” (Carlo Emilio Gadda)
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU
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