Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani, dopo aver valutato attentamente le
linee guida per la riapertura a settembre delle scuole, considera piuttosto generiche le indicazioni proposte.Certamente, in considerazione dell’autonomia, ad ogni istituto viene lasciato ampio margine per valutare
fattori di rischio e situazioni locali che possono essere vagliate e misurate solo da chi le conosce
profondamente dall’“interno”, tuttavia sussistono alcune criticità nel documento su cui varrebbe la pena di
spendere qualche parola:
1) Non si cita l’età anagrafica del personale scolastico in funzione della quale, probabilmente,
dovrebbero essere elaborate misure ad hoc;
2) Non si tiene conto dell’impatto che può avere sulla collettività l’eventualità che docenti fuorisede,
costretti da motivi famigliari, possano spostarsi durante il fine settimana incrementando la possibilitÃ
di diffondere il virus;
3) Non si considera che in molte realtà del nostro Paese la mobilità per docenti e studenti funziona in
modo rocambolesco con coincidenze che slittano e pochi mezzi messi a disposizione dell’utenza,
sulla cui effettiva sanificazione rimangono serie perplessità .
4) Sarebbe opportuno consultare la componente docente (RSU) per ogni provincia onde verificare le
difficoltà dell’azione didattica nella quotidianità .
Il CNDDU si augura che possano arrivare ulteriori precisazioni dal M.I. soprattutto in relazione ai punti
nevralgici evidenziati, al fine di assicurare la massima tutela possibile a tutto il mondo della scuola.
prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU
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