Con piacere vi presentiamo questa pubblicazione di Matteo Samarani sugli effetti della crisi del coronavirus e della recessione economica sul sistema-Paese: l’Italia rischia di entrare in una fase di notevole contrazione.
Di Matteo Samarani
Da febbraio 2020 il coronavirus ha manifestato la sua presenza sul territorio nazionale e in molti iniziano a farsi domande sui possibili rischi a cui il sistema economico italiano va incontro. Diventa quindi estremamente utile e interessante provare a rispondere a queste domande. In questo senso, la letteratura economica offre spunti interessanti sui principali canali di trasmissione di una pandemia, motivo per cui l’autore ha deciso di partire proprio da lì per comprendere quali sono i meccanismi che possono mettere in seria difficoltà l’economia della nostra penisola.
Secondo le previsioni del CSC il Pil vedrebbe un profondo calo nel 2020, -6% circa, e un parziale recupero nel 2021, +3,5%. Mentre le stime del FMI sono più pessimistiche, prevedendo un calo dell’aggregato di circa 9,1 punti percentuali. Gli studiosi del CSC stimano tali grandezze ipotizzando che la crisi sanitaria si prolunghi fino a oltre maggio. Tale risultato è conseguenza della somma del crollo del Pil del 3,5% nel primo trimestre del 2020 e della caduta ancor più marcata, circa il 6,5%, nel secondo.
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