Di Marco Della Corte
La procura di Roma ha chiuso le indagini riguardanti il bendaggio di Christian Gabriel Natale Hjorth, uno dei due presunti assassini di Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere originario di Somma Vesuviana.
Come si legge da Adnkronos, rischiano il processo due militari: Fabio Manganaro e Silvio Pellegrino. Hjorth venne bendato all'interno della caserma dei carabinieri di via in Selci a Roma poco dopo essere stato fermato. I due avrebbero avuto ruoli diversi nei confronti del ragazzo statunitense.
Fabio Manganaro, responsabile di aver bendato il giovane, era stato il primo ad essere individuato, grazie alle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dal procuratore facente funzioni Michele Prestipino e dal procuratore aggiunto Nunzia d'Elia. Manganaro è ora accusato di misura di rigore non consentita dalla legge. Silvio Pellegrini è il secondo ad essere stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di abuso di ufficio e per aver pubblicate immagini di persona privata della libertà avendo scattato la foto al californiano bendato, rendendola in seguito pubblica.
Cerciello Rega: rischio processo per due colleghi
I carabinieri Fabio Manganaro e Silvio Pellegrini rischiano il processo. I due, a seconda delle posizioni, sono accusati di aver bendato uno dei due presunti assassini di Mario Cerciello Rega, ovvero, Christian Gabriel Natale Hjorth. Il giovane, durante il suo stato di fermo presso una caserma di Roma sita in via in Selci, venne fotografato bendato. L'immagine del californiano venne in seguito resa pubblica. La procura di Roma ha appena chiuso le indagini, atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti dei due carabinieri.
A Fabio Manganaro è stato contestato da parte dei pm di piazzale Clodio, l'accusa di misura di rigore non consentita dalla legge per aver bendato Hjorth. Il reato contestato al collega Silvio Pellegrini è invece quello di abuso d'ufficio e pubblicazione di immagine di persona privata della libertà , per aver scattato una foto al soggetto in questione, rendendola in seguito pubblica. Pellegrini avrebbe reso nota l'immagine del ragazzo bendato in almeno due chat di Whatsapp.
In realtà , a rischiare il processo è anche Sandro Ottaviani, comandante della stazione Farnese. Il mitare è accusato di falso in quanto avrebbe mentito riguardo l'arma di Andrea Varriale. L'omicidio di Mario Cerciello Rega avvenne il 26 luglio 2019. Varriale, in tale contesto, era disarmato. Nonostante tutto, Ottaviani affermò di aver ricevuto la pistola dallo stesso mentre si trovava al pronto soccorso Santo Spirito, dove Cerciello Rega si era ricoverato.
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