Il Comune di Predappio, in provincia di Forlì, non finanzierà la partecipazione di studenti liceali della città al progetto Promemoria Auschwitz-Treno della Memoria. Lo fa sapere l’Associazione GenerAzioni in Comune con un comunicato, riportato da Il resto del Carlino: “Il Comune di Predappio nega un contributo alla partecipazione di ragazzi predappiesi al progetto Promemoria Auschwitz-Treno della Memoria. Così la nostra associazione copre la quota mancante di 370 euro per consentire il percorso di studi ad uno studente”. L’inziativa, rivolta a tutti i liceali italiani, coinvolge gli studenti predappiesi dal 2011 e prevede la visita al campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Dal 2015, inoltre, ha introdotto anche altre tappe in luoghi della prigionia nazista.
Quest’anno, nel Comune prediappiese hanno aderito due ragazzi: una quota è stata messa a disposizione dall’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) di Cesena e l’altra, fa sapere GenerAzioni, “avrebbe dovuto coprirla l’amministrazione”, che però ha rifiutato.
“La conoscenza della storia di parte non può essere finanziata con i soldi pubblici”, così ha motivato la decisione il sindaco Roberto Canali: “Non siamo contrari al Treno della Memoria o al far conoscere i campi di sterminio nazisti, fra cui Auschwitz, ma al fatto che questo treno vada in un’unica direzione, cioè solo verso Auschwitz. Quando i Treni della Memoria andranno in tutte le direzioni e si fermeranno anche presso altri luoghi di oppressione del Novecento, come per esempio il Muro di Berlino o le Foibe, allora la nostra amministrazione contribuirà all’iniziativa”.
L’Associazione GenerAzioni in Comune parla di un “atto ingiustificabile”: “Vedere Auschwitz oggi e coglierne il significato, le implicazioni e le complessità non può prescindere da una prospettiva che non si limiti alla memoria nazionale, ma sappia allargare lo sguardo a una dimensione più ampia. Guardare alla storia delle persecuzioni e degli stermini della seconda guerra mondiale significa costruire la consapevolezza che i processi che ne furono alla base sono parte di un passato comune, così come lo sono le conseguenze sociali, politiche, culturali che quella storia ha portato”. Conclude il comunicato: “Troviamo ingiustificabile e un atto molto grave il mancato contributo da parte dell’amministrazione comunale di Predappio a questo importante progetto, che aiuta i giovani o conoscere la storia in modo critico”.
Il deputato del Partito democratico Emanuele Fiano ha fatto sapere, intanto, che contatterà Canali e che, se necessario, si occuperà di dare i fondi mancanti: “Chiamerò il sindaco di Predappio questa mattina. Se dal colloquio non scaturirà uno sbocco positivo per questa odiosa vicenda, anticipo già agli organizzatori del Treno della Memoria che pagherò io stesso il viaggio ad Auschwitz del ragazzo”. E prosegue: “Basta parole. Quando le Istituzioni non sono in grado di assumersi le responsabilità che le spettano, allora servono anche i fatti e i comportamenti personali. Mi basta un iban. Quel ragazzo deve partire, la sua visita ad Auschwitz lo vaccinerà dall’odio per tutta ala vita”.
Il comune, città natale di Benito Mussolini, è stato al centro delle cronache per alcune manifestazioni nostalgiche del fascismo: la più recente a fine ottobre, quando 3mila persone hanno sfilato per celebrare, tra braccia tese e inni al Duce, l’anniversario della marcia su Roma, del 1922.
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