Di Giorgia Baroncini
Bayer sommersa dalle cause: le richieste di danni nei confronti del colosso tedesco in relazione al Roundup, diserbante a base di glifosato con effetti cancerogeni, sono di gran lunga aumentate.
Secondo una nota dell'azienda, le citazioni in giudizio sono salite a circa 42.700 allo scorso 11 ottobre, 24.300 in più rispetto alle 18.400 dello scorso luglio.
"Questo significativo incremento è chiaramente dovuto alla spesa in pubblicità televisiva a favore delle cause", ha spiegato Bayer. Come riporta il Messaggero, da quando è scoppiato il caso, gli studi legali americani hanno infatti iniziato una campagna pubblicitaria e stanno continuando a reclutare sempre più clienti.
Fino ad oggi, il colosso chimico e farmaceutico ha perso tre cause in primo grado e il titolo è andato a picco di Borsa. Ma la Bayer "protegge" il prodotto della Monsanto. "Bayer continua a credere di avere argomenti di difesa meritori - si legge nella nota - ed intende difendersi con forza negli appelli contro i tre giudizi di primo grado e in tutti i futuri processi". Secondo gli esperti, però, il gruppo tedesco potrebbe cercare una transazione, con un esborso che si aggirerebbe sui 10 miliardi di dollari.
Intanto il colosso chiude il terzo trimestre con un utile netto di 1,04 miliardi in calo del 64% sul trimestre corrispondente ma conferma le stime sull'anno nonostante un ribasso delle previsioni di crescita dell'economia mondiale. Sulla variazione negativa impatta l'operazione straordinaria di cessione delle attività agrochimiche alla concorrente Basf dell'anno scorso.
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