La commissione Bilancio ha ritenuto inammissibili – nel decreto Crescita – tutte le proposte di proroga della convenzione per Radio Radicale che a questo punto rischia la chiusura. Bocciato anche l’emendamento della Lega firmato da Massimiliano Capitanio che prevedeva di prolungare la convenzione per 6 mesi con uno stanziamento di 3 milioni e mezzo di euro.
Radio Radicale verso la chiusura
«Faremo ricorso. A che gioco stanno giocando sulla pelle dei lavoratori e sul diritto all’informazione? Si prendono una responsabilità gravissima», ha dichiarato Filippo Sensi (Pd). Renato Brunetta, invece, ha tuonato: «È inaccettabile che venga messa a tacere la libertà di informazione. Difendiamo la democrazia, salviamo Radio Radicale». A rincarare la dose è Nicola Zingaretti: «È un altro segnale delle cose brutte che accadono nel nostro Paese».
Sul futuro di Radio Radicale si sono esposti sia la Lega, che aveva detto di voler salvare l’emittente, sia il vicepremier grillino Luigi Di Maio che avrebbe voluto «trovare una soluzione», nonostante il «no» del sottosegretario all’Editoria Vito Crimi.
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