A un giorno dai risultati delle elezioni con la Lega che ha sfondato quota 34% il vicepremier Matteo Salvini ritorna a rassicurare sulla tenuta del governo gialloverde ma comincia il pressing per imporre l’agenda politica del Carroccio. A partire dalla flat tax: “Trenta miliardi di euro, questa è la proposta documentata centesimo per centesimo che siamo pronti a portare in Consiglio dei ministri e in Parlamento studiata dagli economisti della Lega”, ha annunciato in diretta Facebook dal tetto del Viminale il ministro dell’Interno.
Di per sé la flat tax è nel contratto di governo e anche Luigi Di Maio, dopo l’analisi del voto, l’ha inserita tra le priorità dell’estate insieme al salario minimo. La novità sta nel costo stimato da Salvini per questa seconda fase – dopo quella riservata alle partite Iva – della ‘tassa piatta’ riservata a famiglie e imprese con redditi “almeno fino a 50mila euro“, ha spiegato. Infatti finora dalla Lega era sempre filtrata una cifra stimata intorno ai 15 miliardi di euro. L’aveva ribadita lo stesso Salvini in un’intervista al Sole 24 ore del marzo scorso, basandosi sulle stime della “fase due” elaborata da Armando Siri, guru della flat tax ora fuori dal governo dopo l’indagine per corruzione. Salvini si era anche scontrato con il Tesoro dopo che il ministro Giovanni Tria aveva posto il veto per costi troppo elevati: “Se vuoi la flat tax, devi aumentare l’Iva“. Costi che erano, stando alle parole del leader della Lega, sono raddoppiati rispetto a quanto annunciato fino a ieri.
“No, nessun ultimatum“, risponde invece Salvini durante una intervista a Rtl 102.5 alla richiesta di commentare il titolo di Repubblica su “30 giorni a Di Maio”. Il leader della Lega poi aggiunge: “Lo stesso Di Maio ieri per il caso Mercatone uno incontrava sindacati e lavoratori. I ministri stanno lavorando ma se sui giornali tutti i giorni c’è Tizio dice, Caio risponde, ora basta, basta. Chiusa la campagna elettorale, chiuse le polemiche. Se si vuole andare avanti, è così che si deve fare, ma se da domani si ricomincia con i ritornelli, e allora no…”.
Nell’agenda del leghista, come già ribadito lunedì, “sicurezza e tasse: tutto il resto viene dopo”. Salvini ha annunciato la proposta sulla flat tax e ricordato che il decreto sicurezza “è pronto, era pronto già scorsa settimana”. Quanto alle tasse, “al Paese serve uno choc fiscale. Dobbiamo abbassare le tasse, non tutto a tutti, però l’obiettivo c’è nel contratto di governo, il 15%, serve una cura Trump, una cura Orban, uno choc fiscale positivo per far ripartire il Paese”. E poi “la proposta di Flat Tax sui redditi di impresa e sulle famiglie almeno fino a 50mila euro di redditi ‘costa’ circa trenta miliardi – ha detto Salvini – che è meno della metà di quello che sarebbe l’aumento del debito quest’anno“.
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