L’Arma dei carabinieri e il ministero della Difesa hanno presentato istanza per costituirsi come parti civili nell’ambito del filone dell’inchiesta sui presunti depistaggi nel caso di Stefano Cucchi, morto il 22 ottobre 2009. Intanto, con una lettera all’Avvocatura dello Stato, il presidente del Consiglio Conte ha già dato il via libera al Viminale per costituirsi.
Nel corso dell’udienza preliminare hanno chiesto di costituirsi fra le parti civili anche la polizia penitenziaria, la famiglia Cucchi, Cittadinanzattiva, il «Sindacato dei Militari» e l’appuntato Riccardo Casamassima, il teste che con le sue rivelazioni fece riaprire il caso. La decisione del giudice è attesa per la prossima udienza del 17 giugno. Per questa vicenda la procura di Roma, con il pm Giovanni Musarò, ha chiesto il rinvio a giudizio per otto carabinieri tra cui figurano tra gli altri, il generale Alessandro Casarsa, allora comandante del Gruppo Roma, e Lorenzo Sabatino, allora comandante del reparto operativo dei carabinieri di Roma.
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