Di Davide Bartoccini
Dopo molte indiscrezioni che lo avevano dato come favorito, il ministero della Difesa tedesco ha definitivamente scartato l’opzione F-35 come possibile successore per il Panavia Tornado. I cacciabombardieri che dovranno essere radiati per obsolescenza entro il 2025 verranno rimpiazzati da una combinazione di F/A -18 Super Hornet e EA-18 Growler, o da una versione aggiornata dell’Eurofighter Typhoon. L‘opzione Typhoon, già nei programmi dell’alleato britannico, sarebbe la favorita sul piano interno, poiché l’azienda tedesca Airbus compartecipa nel programma Eurofighter per il 33%.
Gli 84 cacciabombardieri, dei quali 56 nella versione Ids – perattacco al suolo– e 28 nella versione Ecr – per la soppressione di difese radar/elettroniche – valgono un contratto da 15 miliardi di euro dei quali potrebbe beneficiare anche l’italiana Leonardo (ex-Finmeccanica) che detiene 36% del programma EFA e potrebbe offrire alla Luftwaffe una nuova versione aggiornata del multiruolo con ala freccia de alette canard, nota come Tr.4 . Il nuovo Typhoon verrebbe modificato per sopperire ad ogni necessità, quali l’attacco al suolo, la guerra elettronica, l’impiego di missili anti-nave, ma anche, e sopratutto, lo strike nucleare che la Germania ha sempre potuto garantire tra le sue capacità tattiche propio grazie al Tornado: che poteva impiegare il munizionamento nucleare B-61.
Berlino, che ha detto no alla Lockheed Martin e alla Boeing (rifiutando l’opzione F-15 Advanced Eagle), potrebbe tuttavia affidare la commessa agli americana acquistando un pacchetto di cacciabombardieri F/A-18 e caccia per guerra elettronica E/A-18; poiché l’Eurofighter ad ora non ha tra le sue certificazioni né quella di poter condurre uno strike con munizioni nucleari, né le capacita di soppressione di difese radar/elettroniche o di svolgere altri compiti nell’ambito della guerra elettronica.
Dall’altro canto, un’implementazione del progetto Eurofigher, il favorito dei tedeschi, garantirebbe sia l’occupazione locale, sia sovranità industriale che la Germania intenderebbe mantenere. Inoltre sarebbe una giustificazione valida da avanzare nei confronti di Parigi, come fa notare giustamente notare la rivista specializzata RID, che allude al progetto congiunto del nuovo caccia europeo FCAS. Progetto già minacciato dalla differenza di vedute tra l’Eliseo e la Bundestag. La decisione definitiva su quale sarà il jet destinato a salvare la Luftwaffe dalla sua condizione disastrosa verrà presa entro la fine di quest’anno. Non sarà un caccia di 5ª generazione dunque a servire Berlino, ma un caccia certificato per l’impiego di munizioni nucleari B61-12 possibilmente “Made in Germany”.
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