"Gilet gialli, non mollate!". A sguainare le spade è Luigi Di Maio che, forse in vista delle elezioni europee e per ottenere più consensi, sostiene il movimento francese di protesta e, dal Blog delle Stelle, spiega che "dall'Italia stiamo seguendo la vostra battaglia dal giorno in cui siete comparsi per la prima volta colorando di giallo le strade di Parigi e di altre città francesi".
"Il Movimento 5 Stelle è pronto a darvi il sostegno di cui avete bisogno", annuncia in questo inquietante articolo. "Come voi, anche noi, condanniamo con forza chi ha causato violenze durante le manifestazioni, ma sappiamo bene che il vostro movimento è pacifico", dunque, rilancia il vicepremier e capo politico del M5S: "Possiamo mettere a vostra disposizione alcune funzioni del nostro sistema operativo per la democrazia diretta, Rousseau, per esempio, Call to action per organizzare gli eventi sul territorio o il sistema di voto per definire il programma elettorale e scegliere i candidati da presentare alle elezioni". E ancora: "È un sistema pensato per un movimento orizzontale e spontaneo come il vostro e saremmo felici se voleste utilizzarlo".
Un appoggio quello del vicepremier grillino che ha scatenato le polemiche: "Di Maio arruola i gillet gialli. Li battezza pacifisti e offre i servigi di Rousseau. Imbarazzante. In effetti è molto pacifico mettere a ferro e fuoco una Nazione, pestare un poliziotto e assaltare un ministero. Chi delegittima le istituzioni e attenta alla loro sopravvivenza non merita alcun supporto. Tanto meno dal governo italiano", lo attacca Mariastella Gelmini. "Ma il ministro Moavero, che fino a prova contraria guida il ministero degli Esteri, condivide il sostegno espresso dal ministro Di Maio al movimento dei Gilet Gialli e al loro violento attacco al governo francese?", si chiede il deputato Pd Andrea Romano, su Twitter.
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