La politica estera di Trump e 'lo scontro' con il complesso militare-industriale

dic 24, 2018 0 comments

Di Salvatore Santoru

Recentemente il presidente statunitense Donald Trump ha deciso il rimpatrio delle truppe militari statunitensi impegnate in Siria e in Afghanistan.
Tale decisione rientra nella linea politica 'isolazionista' e 'non interventista' che Trump ha sempre sostenuto di voler seguire(1).

Indubbiamente, c'è da dire che tale linea politica risulta essere certamente malvista all'interno di un'importante parte dell'attuale establishment statunitense, specialmente da parte di quelle lobby che fanno parte del cosiddetto 'complesso militare-industriale'. 
Su ciò, ci sarebbe da dire che questo 'sistema di potere' risulta essere politicamente trasversale e riguarda sia una considerevole parte dell'establishment del Partito Repubblicano così come del Democratic Party.

Su ciò c'è da dire che, sino ad ora, la politica estera statunitense di stampo interventista e/o imperialista è sempre stata giustificata dalle precedenti amministrazioni o nel nome della 'supremazia statunitense' o dell'intervento 'umanitario'.

NOTA:

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