Reddito cittadinanza, Rinaldi vs Padoan: “Era ministro e ha trovato 20 miliardi per banche. Ora ne servono molti meno”
Di Gisella Ruccia
Botta e risposta serrato a Dimartedì (La7) tra l’ex ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e l’economista Antonio Maria Rinaldi sul reddito di cittadinanza. Il deputato Pd osserva: “Per questa misura servono 11 miliardi di euro. Sarebbero ben spesi se ci fosse chiarezza sulle condizioni e sugli incentivi. E a riguardo ancora non ci siamo. Il vero modo per combattere l’esclusione è creare lavoro”. Rinaldi replica: “La filosofia alla base del reddito di cittadinanza è quella di dare giustamente supporto a quella fascia sociale, che è rimasta molto indietro. E’ chiaro che è tutto in funzione delle risorse che ci sono. In questo momento si strilla tanto che si sta sforando il deficit del 2,4%, come se fosse qualcosa di terribile. Non solo non è così terribile, ma abbiamo visto che il tendenziale è del 2% nel 2018. Quindi, sforare dello 0,4 non mi sembra un disastro“. “Vedo che il professor Rinaldi vuole sforare già il 2,4” – risponde Padoan – “Ma sia chiara una cosa: quello che preoccupa non è il 2,4 rispetto al 2,6, bensì la direzione di marcia della finanza pubblica, che è stata completamente rovesciata. Con il 2,4 l’aggiustamento viene peggiorato e poi viene rinviato sine die. Questo genera una potenziale perdita di ricchezza che ci colpisce quotidianamente. Lo vediamo sui mercati“. Rinaldi dissente: “A dire la verità, anche con lei, quando è stato ministro, gli sforamenti ci sono statie si sono rivelati anche piuttosto consistenti”. “Gli sforamenti ci sono stati, ma non il cambio di direzione”, controbatte Padoan. “E infatti siamo arrivati al 2,9 e al 2,5” – osserva l’economista – “Proprio per quello ci sono 5 milioni di poveri in Italia e non c’erano mai stati. Quindi, se si sfora per diminuire quei poveri, a me sta benissimo. Il disagio che c’è nel Paese è dovuto al fatto che i precedenti governi, di cui lei ha fatto parte, non ha lesinato a firmare un bel decreto, quando si è trattato di tirare fuori ben 20 miliardi di euro per salvare le banche. Io non dico di non farlo, sono il primo a dire che bisogna proteggere il sistema finanziario, ma fate qualcosa anche per gli altri”. “Siamo davvero alla demagogia pura” – commenta Padoan – “e il professor Rinaldi dovrebbe sapere che queste cose non sono comparabili. Se le banche falliscono, sono milioni di persone che ci rimettono”. “Ma l’ho detto io stesso”, ribatte Rinaldi. “E allora non faccia queste affermazioni ridicole“, replica l’ex ministro. Interviene il conduttore Giovanni Floris: “Quei 20 miliardi, però, erano una tantum. Gli 11 miliardi per il reddito di cittadinanza valgono per ogni anno”. “Sì, ma se servono per far mangiare la gente, magari li danno. Ma stiamo scherzando? Voi non vi rendete conto della situazione che c’è in Italia”, chiosa Rinaldi.
FONTE: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/10/reddito-cittadinanza-rinaldi-vs-padoan-era-ministro-e-ha-trovato-20-miliardi-per-banche-ora-ne-servono-molti-meno/4683279/
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