La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia perché decise di continuare ad applicare il regime duro carcerario del 41bis a Bernardo Provenzano, dal 23 marzo 2016 alla morte avvenuta il 13 luglio 2016, all’età di 83 anni, all’ospedale San Paolo di Milano.
Secondo i giudici, il ministero della giustizia italiano ha violato il diritto del boss mafioso a non essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti. Allo stesso tempo la Corte di Strasburgo ha affermato che la decisione di continuare la detenzione del mafioso non ha leso i suoi diritti.
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