Blitz nel campo nomadi di via Bonfadini a Milano, vicino alla stazione di Rogoredo. Arrestati il padre e il nonno di 500Tony, il baby rapper diventato famoso su YouTube per alcuni video in cui canta la sua “gipsy gang” mostrando il “ghetto” (così lo definisce lui) in cui vive, dentro ad una casa la cui facciata è dipinta con il logo di Louis Vuitton.
I familiari del bambino devono rispondere del reato di ricettazione. sono accusati di far parte di una rete criminale specializzata nel fondere gioielli rubati per poi rivenderli. Nel 2016, ricorda il Giorno, in via Giacosa era stata sequestrata una fonderia clandestina.
La maxi operazione ha coinvolto cento uomini dell’Arma dei carabinieri. Nel mirino proprio il campo nomadi di via Bonfadini, definito dagli inquirenti come la base dell’associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione formata da sinti italiani di origine abruzzese.
“Mio padre comanda la zona e come il Re Leone mi lascerà tutto. (…) a scuola non ci vado. Forse non hai capito, sono il prossimo capo. (…) Piscio sopra il tuo mondo. Non ho voglia, non lo faccio, io comando, sono stanco”, cantava 500Tony nella sua canzone che ha fatto oltre un milione e settecentomila visualizzazioni.
Adesso però proprio quel padre è finito in carcere. Bisognerà vedere quanto ci resterà, e se gli arresti cambieranno una situazione che per gli abitanti della zona non è facile. Come cantava sempre Tony500 “Cosa ho visto, cosa ho fatto non fanno di me un bambino. Se entri al campo e ne esci intatto vatti a comprare un santino”.
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