Di Franco Grilli
Chiara Ferragni ha dato il suo nome a una serie limitata di bottiglie d'acqua della francese Evian.
Al costo di 8 euro l’una. Il prezzo si abbassa però a 6 euro se si acquista on line: 12 bottiglie d'acqua a 72,50 euro. Un’iniziativa commerciale che ha alzato un denso polverone di polemiche sui social e non solo.
Già , perché la questione ora arriva anche in Parlamento: il senatore di Fratelli d’Italia Giampietro Maffoni ha presentato un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'Ambiente e dell'Istruzione sul caso che vede protagonista la fashion blogger.
Ecco cosa scrive l’esponente Fdi: "Il Rapporto Onu sull'acqua sottolinea lo stretto legame tra povertà e risorse idriche: il numero di persone che vive con meno di 1,25 dollari al giorno, infatti, coincide approssimativamente con il numero di coloro che non hanno accesso all'acqua potabile. Si stima che muoiano 3900 bambini ogni giorno per scarsità d'acqua e circa il 10% di tutte le malattie mondiali potrebbe essere evitato migliorando fornitura di acqua".
Dunque, ecco la stoccata finale alla moglie di Fedez: "Premetto che nel libero mercato l'abilità imprenditoriale di un individuo si premia da sola, e se vi è qualcuno che sente la necessità di spendere 72,50 euro per una confezione da 12 bottiglie, non vi è nulla di illecito. Mi chiedo però se non sia il caso che una donna che ha il potere di influenzare milioni di giovani che la seguono sui social (15,2 milioni solo su Instagram) non possa rivedere i suoi investimenti in un'ottica diversa".
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