Di Paolo Magliocco
Venerdì scorso, 5 ottobre, l’opera dell’artista Banksy «Ragazza con il palloncino», appena battuta all’asta da Sotheby’s per oltre un milione di sterline, si è autodistrutta. Poche ore dopo un video pubblicato sul profilo Instagram dello stesso artista ha mostrato come fosse stato nascosto il meccanismo nella cornice. Il video è ancora disponibile.
L’identità di Banksy, il più famoso artista di strada del mondo, resta ufficialmente sconosciuta. È stato anche ipotizzato che potesse essere presente all’asta e che abbia azionato lui il meccanismo.
Pare certo che sia nato e cresciuto a Bristol, città nel sudovest dell’Inghilterra, come ha implicitamente ammesso lui stesso, e avrebbe oggi 43 anni. Il giornalista del Guardian Simon Hattenstone lo ha incontrato a Londra nel 2003 in una rara intervista faccia a faccia. Nell’articolo Hattenstone lo ha descritto «bianco, di 28 anni, casual e trasandato, in jeans e maglietta, con un dente, una catenina e un orecchino d’argento».
Dallo stesso articolo si ricava che Banksy avrebbe cominciato a disegnare graffiti a 14 anni, che ha avuto problemi a scuola fino a essere espulso e che è stato anche in prigione per piccoli reati, certamente per il suo lavoro di artista di strada ma prima di diventare noto come Banksy.
In altre occasioni l’artista ha detto di avere cominciato a disegnare graffiti sulla scia del lavoro di Robert Del Naja, artista di Bristol noto come 3-D, fondatore del collettivo musicale dei Massive Attack.
Ha iniziato a usare la tecnica dello stencil che lo ha reso famoso quando aveva 18 anni, per diventare più rapido nel realizzare le sue opere dopo essere stato inseguito dalla polizia ed essere rimasto nascosto per ore per sfuggire all’arresto, come ha raccontato nel libro Wall and Piece.
Anche se non ci sono fotografie o video che mostrino il suo volto di oggi, esistono alcune sue immagini. La più remota sarebbe un filmato della BBC del 1995 registrato per un programma intitolato “Shadow People” che alcuni siti hanno riproposto negli ultimi anni.
Filmati più recenti lo mostrerebbero mentre realizza alcune delle sue opere lungo il muro che separa la Palestina da Israele .
A proposito di una sua fotografia che lo ritrae a Betlemme e che è circolata lo scorso anno ha dichiarato in una intervista: «Non l’ho vista, ma escludo categoricamente di essere io. Soprattutto se lo sono».
Secondo una inchiesta molto citata del Daily Mail condotta nel 2008 attraverso una lunga serie di interviste, Banksy si chiamerebbe Robin Gunningham e vivrebbe a Bristol. L’ipotesi sarebbe confermata da una ricerca condotta da studiosi della Queen Mary University di Londra con i metodi delle indagini di criminologia.
Altri identificano Banksy con il fondatore dei Massive Attack Robert Del Naja. Questa ipotesi sarebbe sostenuta dallo studio della coincidenza tra l’apparizione delle opere dell’artista e gli spostamenti del gruppo musicale.
In Italia Banksy ha realizzato due graffiti, entrambi a Napoli. Il primo, una rivisitazione dell’Estasi della beata Ludovica Albertoni, in via Benedetto Croce, è stata cancellata nel 2010. Il secondo, Madonna con la pistola, in piazza dei Girolamini, è oggi protetta da un vetro. Poiché Del Naja è tifoso del Napoli ed è stato più volte a seguire la squadra, questo è considerato un indizio del fatto che lui e Banksy sarebbero la stessa persona. Del Naja ha smentito più volte.
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