Di Salvatore Santoru
La Svezia viene continuamente segnalata come un 'modello progressista' che dovrebbe fungere da esempio per tutto l'Occidente.
Nel paese nordico molte vi è effettivamente un'imponente efficienza della macchina statale(il famoso 'welfare nordeuropeo') e la società è caratterizzata da molti aspetti interessanti.
Tuttavia, non è tutto 'oro quel che luccica' e nel paese nordeuropeo vi sono degli aspetti per così dire 'oscuri' di cui si parla (assai) poco.
Tra questi, vi sono anche alcuni aspetti della società ma sopratutto la gestione dell'attuale immigrazione di massa e del crimine(che non sono ovviamente correlati, ma in certi contesti ci sono questioni controverse).
Per intendersi, se è certamente positiva la strategia politica di integrare i migranti/profughi e combattere razzismo e xenofobia, lo è assai di meno un certo 'permissivismo' che 'regna sovrano' nella Svezia.
Parlando dell'attualità, uno degli esempi di ciò è la recente 'messa a ferro e fuoco' di diverse città da parte di bande di immigrati.
Più specificatamente, riporta il New York Times(1), qualche settimana fa sono state date alle fiamme diverse auto, ben più di 100 nella sola in alcune città sopratutto Gothenburg(1).
Inoltre, ricorda Scenari Eonomici(2), in diverse città sono state bruciate anche scuole e centri commerciali.
C'è da dire che a quanto pare tali attacchi incendiari (che per certi versi ricordano metodi tipici della mafia o di altre criminalità organizzate) sono sempre più frequenti e questo nella generalmente 'tranquilla e pacifica Svezia' non è certo un buon biglietto da visita.
Di seguito, un elenco degli incendi dolosi nella sola Gothenburg dall'inzio del 2018.
D'altronde, è ovvio che la Svezia venga proposto come 'modello perfetto' da parte della 'propaganda mondialista' ma, mentre vengono idealizzati i suoi indubbi meriti, si nascondono gli 'inferni' che si nascondono e che a ben vedere sono comunque visibili anche alla 'luce del sole'.
NOTE:
(1) https://www.nytimes.com
(2) https://scenarieconomici.it
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione