IL CASO ASIA ARGENTO, simile reazione ai presunti abusi da parte di certi 'maschilisti beceri' e di certe 'femministe estremiste': 'Gli abusi sui maschi non esistono'
Di Salvatore Santoru
Il caso dei presunti(almeno per ora) abusi effettuati da Asia Argento è stato seguito da diverse reazioni di vario tipo.
Tra queste, ci sono da segnalare le sostanzialmente 'identiche' interpretazioni che hanno dato i sostenitori del 'maschilismo becero' e del 'femminismo estremista'.
Difatti, al di là delle ovvie differenze terminologiche e formali, la sostanza del discorso è stata praticamente identica.
Ovvero sia, che gli 'abusi sugli uomini non esistono' o comunque siano da minimizzare.
Insomma, vuoi per il 'sistema normativo' imposto dal patriarcato(qua interpretato nel senso molto generalizzante con cui viene inteso, nessuno nega che esistano e siano esistiti patriarcati, spesso assai tremendi) o vuoi per la biologia voluta da Madre Natura, secondo entrambi 'il maschio' sta sempre dalla parte del carnefice e non può essere mai 'vittima di abusi'.
D'altronde, secondo l'interpretazione del maschilismo becero l'abuso sugli uomini 'non esiste' per via della maggiore forza fisica maschile e per via del fatto che chi li subisce alla fine 'non è un vero maschio'(al massimo dicono che può essere desiderabile, specie se sei minorenne e anche e sopratutto se è coercitivo) e stando all'interpretazione femminista estrema non si può parlare di 'abuso verso gli uomini' per via del 'privilegio intrinseco maschile dovuto alla tirannia patriarcale' e (anche se detto in modo indiretto) per la stessa maggiore forza fisica maschile.
Piaccia o non piaccia, se si guardano certi commenti e status pubblicati sui vari social ci si rende conto di questa 'paradossale alleanza idealistica' tra certi esponenti del 'maschilismo becero' e del 'femminismo estremista', 'alleanza' che bisogna dire è totalmente 'a loro insaputa'.
D'altronde, è sociologicamente ed antropologicamente interessante che chi ha fatto dell'odio verso il 'sistema maschile' e verso 'qualunque femminista' la sua ragion d'essere condivida la stessa idea degli 'acerrimi nemici'.
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