Trump invita Putin alla Casa Bianca: il destino del mondo nelle loro mani

lug 24, 2018 0 comments
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Di Lorenzo Vita

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha invitato ufficialmente il presidente russo Vladimir Putin a Washington entro la fine dell'anno.
A confermare l'ipotesi paventata dopo l'incontro di Helsinki fra i due leader, il consigliere per gli affari internazionali del Cremlino, Yuri Ushakov.
A detta del consigliere, i preparativi per un nuovo summit sullo stile di quello finlandese del 16 luglio non sono ancora stati avviati. Tuttavia - e questo è importante - sia Trump che Putin hanno convenuto che fosse necessario incontrarsi il prima possibile senza aspettare il nuovo anno. "Nel corso del loro incontro a Helsinki - ha sottolineato il consigliere del Cremlino con i giornalisti - i presidenti hanno concordato che bisogna proseguire questi contatti utili. Qualche giorno dopo Helsinki, la parte americana ha chiesto di organizzare il prossimo summit a Washington alla fine dell'anno". A detta del funzionario russo, il promotore sarebbe stato il consigliere per la Sicurezza nazionale, John Bolton.
 Ushakov ha lasciato intendere che potrebbero esserci nuovi incontri già nei prossimi mesi, senza organizzare un nuovo summit a due. Un nuovo faccia a faccia potrebbe avvenire già tra novembre e dicembre con il G20 in programma a Buenos Aires. "Forse - ha detto - ci saranno altri eventi internazionali ai quali parteciperanno".
Il dialogo fra Casa Bianca e Cremlino non sembra quindi destinato a fermarsi e il vertice di Helsinki è stato solo una prima tappa. Trump e Putin sanno che la stabilità del mondo passa fra le loro mani. E i dossier sul tavolo sono molti, a cominciare dalla fine della guerra in Siria, la questione Iran, la denuclearizzazione in Corea ma anche il difficile rapporto con la Cina e con l'Unione europea da parte degli Stati Uniti.
In tutti le grandi crisi internazionali, Russia e Stati Uniti si trovano su fronti contrapposti. Ma il dialogo appare fondamentale. Il destino del mondo passa inevitabilmente per le mani di questi leader che, pur rappresentando Paesi rivali, cercano insistentemente la via del negoziato. E il fatto che siano previsti nuovi incontri dimostra come da parte di Mosca e Washington ci sia il desiderio di aprire quantomeno una fase di distensione dopo che per anni si è tornati a parlare in toni da Guerra Fredda.
Con questo invito, Trump sembra anche dimostrarsi immune alle critiche del fronte interno. Democratici e repubblicani hanno accusato il presidente americano dopo l'incontro di Helsinki di aver mostrato una forma di sudditanza nei confronti di Putin, ritenuto da più parti l'unico vincitore del summit finlandese. Un segnale delle ferma volontà del tycoon di non retrocedere sul fronte del dialogo con la Russia, come già dimostrato durante questi mesi.

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