Libero
Il direttore di Rolling Stone Massimo Coppola risponde a Enrico Mentana che in pratica l'ha accusato di taroccamento del Manifesto anti Salvini. In questi casi di dice: "Quando la toppa è peggio del buco...".
Mentana ha precisato di non aver aderito, e ha mostrato i messaggini privati con cui rispondeva a Coppola. Adesso il direttore di Rolling risponde: "Caro Enrico, non essendo un appello non ci sono firmatari. Abbiamo deciso di includere i post pubblici sul tema dopo che molti ci hanno detto “ci sto, ma ho già detto quel che penso, non potete pubblicare il mio post?”". Diciamo che giornalisticamente la mossa di Coppola lascia a desiderare.
"I post sono pubblici e quindi mi pare una scelta legittima pubblicarli. Se decido di raccogliere tutte le dichiarazioni pubbliche su questo o quel tema, non devo certo chiedere a tutti coloro che le hanno espresse se posso farlo", prosegue Coppola. Che poi si scusa: "Mi scuso per non averti detto che lo avrei fatto, una dimenticanza, anche se ripeto, abbiamo ripreso una tua dichiarazione pubblica, cosa per la quale non è necessaria un’autorizzazione, a differenza di una conversazione privata su whatsapp - non era fondamentale pubblicarla, credo, per sostenere la tua posizione". Mentana risponderà ?
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