Nella notte tra il 29 e il 30 luglio Daisy Osakue, la 22enne della nazionale italiana di atletica e di origini nigeriane, è stata aggredita a Moncalieri, vicino a Torino.
Daisy, nata a Torino da genitori arrivati in Italia dalla Nigeria, è stata colpita al volto riportando una tumefazione dell’occhio.
L’atleta è stata affiancata da una macchina con a bordo due ragazzi: uno dei due le ha scagliato contro delle uova e gli aggressori sono poi fuggiti.
“A bordo c’erano due ragazzi, quello sul lato del passeggero aveva un braccio sollevato” ha raccontato Daisy.
“Pensavo si stesse tenendo, invece stava per lanciare le uova. Non hanno detto nulla, è stato un atto di codardia pura”.
Secondo la ragazza, intervistata da Sky Tg24, il movente dell’aggressione sarebbe razzista.
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Ma la vera motivazione alla base dell’aggressione contro l’atleta di origini nigeriane potrebbe essere un’altra.
Nel mese di luglio infatti si sono registrati a Moncalieri altri due episodi simili a quello che ha coinvolto Daisy.
La “banda dell’uovo”, nome con cui è stato ribattezzato il gruppo i cui membri non sono ancora stati identificati, hanno già colpito con delle uova in altre due occasioni.
Il primo episodio è avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 luglio in Strada Sanda 47, a Moncalieri.
Un pensionato ha segnalato alle forze dell’ordine che alcuni ragazzi avevano lanciato delle uova contro la sua abitazione.
Il 25 luglio invece, intorno alle 23.30, tre donne bianche sono state colpite da alcune uova lanciate contro di loro da un’auto in corsa all’uscita di un ristorante di via Genova, sempre a Moncalieri.
Il modus operandi sarebbe quindi lo stesso dell’attacco contro l’atleta Daisy Osakue.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://www.tpi.it/2018/07/30/daisy-osakue-aggressione-razzista/
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