L'inchiesta, aperta dalla procura di Ivrea, procede per trasferimento fraudolento di valori, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio, peculato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, ricettazione, riciclaggio, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e induzione indebita.
Il personaggio chiave dell’inchiesta, che vede coinvolti anche noti personaggi politici del Canavese, è Pasquale Motta, 45 anni, destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere. Secondo gli inquirenti Motta, imprenditore, residente a Pino Torinese, sin dal 2008 avrebbe «intrattenuto rapporti con soggetti gravemente indiziati di appartenere a sodalizi criminali di stampo mafioso operanti nel Nord Italia". Ma il nome "vip" è quello dell'allenatore del Milan Gennaro Gattuso, uno dei 53 indagati. Per il Milan si tratta dell'ennesima tegola, se non altro sul piano dell'immagine. Il coinvolgimento del tecnico rossonero è legato al suo essere stato in passato socio di minoranza dell'azienda che è al centro dell'inchiesta, la Cascina Tre Olmi che si occupava di allevamento di suini e produzione di insaccati.
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