“La nostra nave batte bandiera olandese“. La ong Mission Lifeline, proprietaria dell’omonima imbarcazione intervenuta al largo delle coste libiche per salvare migranti, vuole chiudere le polemiche col governo italiano e su Twitter pubblica anche un documento a dimostrazione della sua provenienza. Dati che confermano quanto sostenuto da ilfattoquotidiano.it sulla base dei dati consultabili sul portale ufficiale dell’Imo, l’Organizzazione marittima internazionale. In un altro tweet ribadisce di essere intervenuta, “come in tutte le precedenti missioni, in acque internazionali“, a differenza di quanto dichiarato dal ministro Toninelli, che aveva parlato di un suo intervento in acque libiche. Nel frattempo, scrive su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini, “la nave fuorilegge Lifeline è ora in acque di Malta, col suo carico di 239 immigrati. Per sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra i porti. Chiaro che poi quella nave dovrà essere sequestrata, ed il suo equipaggio fermato. Mai più in mare a trafficare“.
La Ong smentisce quindi la rappresentanza dei Paesi Bassi presso l’Unione europea, che il 21 giugno aveva dichiarato che Lifeline e Seefuchs (una seconda nave in mare nel Mediterraneo) “non viaggiano con bandiera olandese, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos). Appartengono a Ong tedesche e non sono registrate in Olanda”. Una presa di posizione che aveva suscitato la reazione del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: “Salveremo le vite umane che sono sulla Lifeline poi sequestreremo la nave. Abbiamo chiesto al governo olandese di fare una verifica su questa nave e ci hanno detto che Lifeline batte illegalmente bandiera olandese e quindi, di fatto, è una nave apolide che non potrebbe o dovrebbe viaggiare in acque internazionali”.
Sul caso era intervenuto nella serata del 21 giugno anche il ministro dell’Interno, a Terni per un comizio. La nave “batte abusivamente bandiera olandese e quindi è una nave fantasma. È una nave pirata come quella di capitan Uncino”, aveva dichiarato SAlvini. “Io le navi fantasma nei porti italiani non le voglio. Vadano altrove, vadano a Malta che è più vicina. Se arrivano in Italia gli sequestriamo la nave e processiamo l’equipaggio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina“. Ma ora l’annuncio della Ong complica ulteriormente le cose, mentre a bordo dell’imbarcazione ci sono ancora 239 migranti che aspettano di approdare in un porto sicuro. Nella notte, intanto, la stessa Lifeline ha fornito assistenza a un mercantile che è intervenuto in soccorso di un altro gommone in difficoltà.
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