Occupati in aumento fino a quota 23,2 milioni, 23mila in più rispetto al picco toccato prima della crisi. Ma in aprile, rileva l’Istat, sono cresciuti solo quelli a termine, mentre i dipendenti permanenti sono calati di 37mila unità. Così si rinnova anche il record assoluto relativo al numero di dipendenti precari: sono 2 milioni 973 mila. E se il tasso di disoccupazione generale resta inchiodato all’11,2%, quello dei giovani under 25 risale al 33,1%: 0,6 punti percentuali in più sul mese precedente e 15,8 punti sopra la media dell’Eurozona, stando ai dati Eurostat. E’ il valore più alto dopo quelli registrati in Grecia (45,4%) e Spagna (34,4%). Anche il mese scorso, poi, la crescita dell’occupazione ha coinvolto tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni.
Ad aprile gli occupati in Italia sono cresciuti dello 0,3%, pari a 64mila unità, con il tasso di occupazione che si attesta al 58,4%, in crescita di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Di conseguenza il numero degli occupati ha raggiunto il record storico di 23 milioni e 200mila, il livello più alto dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal 1977. La composizione dell’occupazione è però cambiata: ora si contano più donne, più anziani ed è nettamente più alta la quota dei tempi determinati, spiega l’istituto. L’occupazione femminile registra un nuovo massimo, al 49,4%, ma resta forte la distanza rispetto agli uomini (67,5%).
Il tasso di disoccupazione, dopo i livelli massimi toccati a fine 2014, è tornato “sui livelli della seconda metà del 2012“, su cui viaggia ormai già da tempo, spiega l’Istat. Tuttavia la stima delle persone in cerca di occupazione registra un aumento dello 0,6% (+17mila) su marzo e dello 0,8% (+24mila) su base annua. Il numero dei disoccupati si attesta così a 2 milioni 912 mila, anche per effetto del calo degli inattivi che diminuiscono di 74mila unità. Il tasso di inattività scende al 34%, minimo storico, e il calo riguarda donne e uomini ed è diffuso su tutte le classi di età.
Su base annua il tasso di occupazione cresce in tutte le classi di età, con maggiore intensità nelle classi estreme: +1,4 punti percentuali per i 15-24enni, +1 punto per gli over 50. Il tasso di disoccupazione è in calo fino ai 34 anni mentre aumenta dai 35 anni in poi. La contrazione più forte si ha tra i giovani di 15-24 anni: -2,5 punti.
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