"Sto querelando. Ritengo ci siano i requisiti per farlo. Ritengo queste affermazioni gravemente lesive per la mia immagine e per questo agirò davanti al giudice competente. Non faccio altre dichiarazioni su consiglio dei miei legali". Replica con queste poche parole Claudio Amendola all'attacco rivoltogli da Beppe Grillo sul suo blog che se la prende con l'attore e regista romano e con lo scrittore Edoardo Albinati che hanno entrambi criticato le politiche del governo sull'immigrazione.
"Tutti quanti confidano nelle differenze fra noi e la Lega, perché sono come fantasmi che non riescono a toccare palla nel mondo reale: non gli resta che sfogarsi e invocare disgrazie, come quel premio strega che si augurava morisse un bambino sull'Aquarius, credevo fosse soltanto un brutto scherzo del web. Ma dopo neppure 10 giorni si stanno albinatizzando tutti quanti, una trasformazione che fa pensare più al finale di mezzogiorno e mezzo di fuoco che ad un paese ed un partito democratico. Gente che campa pubblicizzando il gioco d'azzardo augura a noi ogni male possibile, non vogliono vivere in un paese con i porti chiusi (forse temono qualche bisca di stato in meno)". Così Beppe Grillo sul suo blog se la prende presumibilmente con lo scrittore Edoardo Albinati e con l'attore e regista Claudio Amendola che hanno criticato le politiche sull'immigrazione.
Il primo è finito al centro di alcune polemiche con il governo a metà giugno: Salvini infatti ha postato un video dove Albinati diceva di aver desiderato "che morisse qualcuno sulla nave Aquarius" per vedere che cosa avrebbe fatto il governo, mentre Amendola, che interpreta uno spot sulle scommesse, due giorni fa ha sostenuto di non voler vivere "in un Paese che chiude i suoi porti".
"Salvini sta dando voce a un sentimento che è più lontano da me di qualunque cosa voi possiate pensare, ma vedo che è un sentimento che purtroppo fa proseliti e che cresce in Italia. Ho intuito che Salvini cavalcava delle sensazioni che sono facili, sono naturali nell'uomo, sono semplici da portare avanti", ha affermato l'attore, "Io credo che stiamo perdendo di vista la nostra indole, che è quella di un Paese con quattromila chilometri coste, siamo 'partenti' e siamo 'arrivanti'. Non possiamo nascondere questa nostra antichissima tradizione: siamo un popolo di mare - ha aggiunto -. Anche chi vive in Padania in qualche modo è un mezzo marinaio. Tutti noi dobbiamo avere un pochino di coscienza e un pochino di paura, di non lasciare andare questo meraviglioso paese in una deriva che non ci appartiene e non ci è mai appartenuta, credo sia il momento di risvegliare delle coscienze un po' troppo sopite".
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