Primi effetti, a Torino, della legge Lorenzin sui vaccini obbligatori. La dirigente scolastica delle scuole materne Keller e Kandinskij, nel quartiere Mirafiori, ha notificato alle famiglie di due bimbi il divieto a presentarsi in classe fino a quando non saranno in regola con le vaccinazioni. Lo stesso è accaduto a Collegno, mentre in Valle D’Aosta sono state adottate misure opposte.
“Lo impone la legge – spiega la preside torinese, Elena Cappai – e sino a quando non riceverò i documenti che attestano l’avvenuta messa in regola, non potrò fare altrimenti”. Questa mattina i due bimbi, un maschio e una femmina di 5 anni, sono rimasti a casa. “Un atto doloroso”, ha sottolineato la preside che però ci tiene a precisare: “Non immaginate, comunque, scene di vigili e carabinieri davanti alla scuola si è svolto tutto in tranquillità”.
Per le due famiglie – secondo quanto riporta Repubblica Torino – il procedimento è iniziato lo scorso 4 aprile, quando la dirigente ha inviato le lettere di sollecito a mezzo raccomandata.
“In un caso non ho ricevuto nulla – spiega – dall’altra famiglia invece il 26 aprile ho ricevuto un documento di cinquanta pagine firmato da alcuni avvocati che sostenevano l’illegittimità dell’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione a scuola. Non c’erano però né una prenotazione, né un appuntamento all’Asl per far vaccinare il bambino. Quindi non ho potuto far altro che procedere secondo la legge”.
E così è stato:
“Venerdì – prosegue il racconto – avevo comunicato alle famiglie che da oggi i bimbi non sarebbero più stati considerati iscritti e loro non si sono più presentati. È davvero un peccato a questo punto dell’anno è alle famiglie ho detto che i bambini potranno ovviamente partecipare alla festa di classe che è aperta alle famiglie per vedere i loro compagni”.
A Torino sono circa 800 i bimbi che non in regola con le vaccinazioni: circa 2 mila in tutto il Piemonte. Il divieto di portare a scuola i figli sino a quando non saranno in regola è scattato anche per due famiglie residenti a Collegno, nella provincia di Torino. Lo rende noto Matteo Cavallone, assessore comunale alle Politiche educative della cittadina alle porte del capoluogo piemontese.
“Il rispetto della legge non è una questione politica – sostiene Cavallone – Per tutto l’anno abbiamo inviato ai genitori numerose sollecitazioni. L’Asl ci ha comunicato che, su 172 bambini iscritti agli asili comunali, due non sono stati vaccinati. E così procederemo come da normativa. Nei mesi scorsi abbiamo anche incontrato le famiglie”.
In Val D’Aosta otto bambini non in regola ammessi scuola
I termini di scadenza per l’adempimento dell’obbligo vaccinale non sono valsi invece in Valle d’Aosta dove otto bambini non in regola con le norme nazionali sono stati ugualmente ammessi a scuola. Di questi sette negli asili nido e uno nella scuola dell’infanzia.
Stefano Minetti, presidente dell’associazione Pro libera scelta Vda, ha spiegato all’Ansa: “Nessuno si è assunto la responsabilità di non far entrare a scuola i bambini, anche a causa di un vuoto normativo”, ha spiegato Minetti.
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