Di Franco Grilli
"Stephen K. Bannon si è dimesso dal Breitbart News Network". Dopo la pubblicazione del libro "Fire and Fury" - in cui ha rivelato a Michael Wolff i retroscena al vetriolo della vita sotto Trump alla Casa Bianca -, l'ex capo stratega del presidente Usa ha dovuto fare un passo indietro anche dall'ultimo posto che gli era riamsto.
L'annuncio è arrivato dal sito internet dello stesso Breitbart, portale di opinione che fa capo al cosiddetto Alt-Right statunitense e di cui Bannon è stato direttore esecutivo dal 2012. "Sono orgoglioso di ciò che il team Breitbart ha realizzato in un periodo di tempo così breve nel costruire una piattaforma di notizie di livello mondiale", ha detto Bannon, mentre il sito promette una "transizione regolare e ordinata". "Steve è una parte preziosa della nostra eredità e saremo sempre grati per i suoi contributi e per quello che ci ha aiutato a realizzare", ha aggiunto Larry Solov, ad di Breitbart.
Secondo il New York Times, dietro le dimissioni ci sarebbe la minaccia da parte di Rebekah Mercer - la più grande finanziatrice di Breitbart e seguace di Trump - di staccare la spina al sito se Bannon fosse rimasto al suo posto dopo la pubblicazione del libro. A nulla è servita, quindi, la retromarcia sulle accuse di tradimento rivolte a Donald jr per un incontro con inviati del Cremlino il 9 giugno del 2016 alla Trump Tower.
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