Di Raffaello Binelli
L’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, Michael Flynn, oggi si presenta davanti a un giudice federale a Washington per rispondere dell’accusa, già formalizzata, di aver mentito all’Fbi sul suo incontro con l’ambasciatore russo negli Stati Uniti.
Lo si legge in un documento reso pubblico dall’ufficio di Robert Mueller, consigliere speciale che indaga sul Russiagate, ovvero i rapporti che alcuni membri della campagna elettorale di Trump e del governo del presidente hanno avuto con funzionari del Cremlino.
I media americani sostengono che Flynn - licenziato in tronco da Donald Trump - si dichiarerà colpevole. Flynn aveva mentito sia all’Fbi sotto giuramento che al vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, sostenendo di non aver avuto alcun contatto con il diplomatico russo Sergey Kislyak.
Il procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Michael Mueller, in un dossier di due pagine accusa Flynn di aver mentito su colloqui avuti con alcuni membri del governo russo.
Alcuni giorni fa è emerso che i guai di Flynn non sono legati solo ai contatti con la Russia. A inguaiarlo sarebbero anche alcune consulenze con il governo turco e viaggi in Egitto ed Israele, come consulente di una joint venture per la costruzione di centrali nucleari. L'ex consigliere per la Sicurezza Nazionale non avrebbe fatto menzione di queste missioni nella richiesta
di rinnovo della security clearance (nulla osta sicurezza) nel 2016. I viaggi risalgono al giugno del 2015 quando il generale a riposo, che era stato allontanato dall'amministrazione Obama nell'agosto dell'anno precedente, lavorava come consulente per due società di Washington, una che proponeva una partnership con i russi ed un'altra con la Cina, per costruire una ventina di centrali nucleari. Progetti che Flynn avrebbe continuato a seguire fino alla fine del 2016, quindi mentre era già impegnato prima nella campagna e poi nella squadra di transizione di Donald Trump.
di rinnovo della security clearance (nulla osta sicurezza) nel 2016. I viaggi risalgono al giugno del 2015 quando il generale a riposo, che era stato allontanato dall'amministrazione Obama nell'agosto dell'anno precedente, lavorava come consulente per due società di Washington, una che proponeva una partnership con i russi ed un'altra con la Cina, per costruire una ventina di centrali nucleari. Progetti che Flynn avrebbe continuato a seguire fino alla fine del 2016, quindi mentre era già impegnato prima nella campagna e poi nella squadra di transizione di Donald Trump.
Fonte e articolo completo: http://www.ilgiornale.it/news/mondo/usa-lex-consigliere-flynn-si-dichiara-colpevole-ho-mentito-1469661.html
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