Di Lorenzo Fantoni
Le intelligenze artificiali sono ormai in grado di capire il linguaggio umano, riconoscere il contenuto di una foto, batterci a Go e in alcuni videogiochi, a quanto pare adesso sanno anche comporre musica black metal. “Coditany of Timeness ” è infatti il nome del primo album creato da un software con l’aiuto un produttore musicale e uno startupper, riuniti sotto il nome di Dadabots e, onestamente, suona anche abbastanza bene.
Per la precisione le tracce non sono state ottenute componendo musica a zero ma rielaborano lo stile musicale di “Diotima”, un album del 2011 di un gruppo black metal chiamato Krallice. Ogni brano è stato sminuzzato in piccole porzioni che sono state poi date in pasto a una rete neurale, alla quale è stato poi chiesto di indovinare quale poteva essere un eventuale segmento successivo. In caso di risposta positiva la rete rinforzava i passaggi che avevano portato a quella scelta, un po’ come quando il nostro cervello rende più salde le connessioni tra i neuroni quando impariamo qualcosa di nuovo.
Tutto il progetto è stato dettagliato in un documento e a quanto pare Coditany of Timeness è solo il primo di tre album per Dadabots il cui scopo finale è esplorare l’uso delle reti neurali nell’arte, sia come figura a supporto che come possibile concorrente dell’essere umano.
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