Le proprietà dell'achillea, indicazioni e posologia

nov 15, 2017 0 comments
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Di Paola Perria
L'achillea è una pianta erbacea dalle caratteristiche infiorescenze bianche o rosa, che possiamo trovare comunemente nei prati di tutta Italia. Bella da vedere, con un nome "epico", legato ad un episodio dell'Iliade con protagonista Achille, questa pianta è stata usata fin dall'antichità per le sue tante virtù curative.

A seconda che utilizziamo l'achillea - e i suoi principi attivi - per uso interno o topico, infatti, possiamo curare disturbi molto diversi tra cui mestruazioni dolorosegastrite, varici, ipertensione arteriosa, ferite emorragiche eccetera. Vediamo nello specifico.
Dal punto di vista strettamente botanico l'Achillea Millefolium appartiene alla famiglia delle Asteracee, ma popolarmente è conosciuta anche con altri nomi pittoreschi, come erba dei somari, erba del marchese, erba del soldato eccetera. A noi, però, interessano piuttosto i suoi principi attivi, che sono le sostanze utilizzate a scopo curativo e che vengono estratti soprattutto dai fiori e dalle foglie dell'Achillea, ma anche dalle radici.
Queste virtù benefiche e curative sono contenute nei seguenti principi attivi:
  • Olio essenziale

  • Tannini

  • Steroli

  • Fosfati

  • Acido achilleico

  • Rutina

Solo per citarne una parte. Gli estratti di achillea, come anticipato, sono utili per curare disturbi di varia natura, e per farlo abbiamo a disposizione diversi tipi di preparati: dagli integratori alimentari sotto forma di cpasule alla tintura madre, dall'olio essenziale all'estratto secco per infusi fino a oli e pomate per uso esterno. Vediamo quali tipi di problematiche possono essere trattati con l'achillea:


  • Dismenorrea (mestruazioni abbondanti e dolorose)

  • Epistassi (sangue dal naso)

  • Ferite emorragiche ed emorroidi

  • Varici e distrubi della circolazione venosa periferica

  • Ipertensione

  • Dispepsia e gastrite

  • Cistiti e infezioni alle vie urinarie

  • Malattie da raffreddamento e febbre

Come si utilizza l'achillea e, soprattutto, esistono controindicazioni? Cominciamo considerando queste ultime, effettivamente l'assuzione di achillea è sconsigliata durante la gravidanza e l'allattamento, e dal momento che può determinare fenomeni di fotosensibilizzazione, sarebbe meglio sospenderne il consumo quando ci si espone al sole. Devono anche evitare il contatto con questa pianta coloro che siano allergici alle Asteracee. Per il resto, non ci sono rischi e neppure in caso di sovradosaggio sono noti effetti collatareli, se non una colorazione scura delle urine, dovuta alla concentrazione dei tannini, che però non deve destare preoccupazione. 

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