Di Davide Turrini
E’ stato assegnato all’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, organizzazione per il bando alle armi nucleari (Ican) il Nobel per la Pace 2017. La presidente del comitato norvegese del Nobel, Berit Reiss-Andersen, ha dichiarato che il premio è stato dato in riconoscimento al lavoro del gruppo “per aver attirato l’attenzione sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso delle armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per il divieto di tali armi”. Un riconoscimento che abbraccia la stringente attualità della crisi militare provocata dai lanci di testate nucleari da parte della Corea del Nord e della crisi sorta attorno all’accordo sul nucleare con l’Iran messa in discussione dal presidente Usa, Donald Trump.
“Viviamo in un mondo in cui oggi il rischio di utilizzare armi nucleari è maggiore che in passato – scrive il comitato – alcuni stanno rendendo più moderni i loro arsenali ed esiste il pericolo reale che altri Paesi cercheranno di procurarsi armi nucleari. La Corea del Nord è un esempio”. Le armi nucleari sono una minaccia costante per l’umanità e ogni forma di vita sulla terra eppure, è il monito del comitato, non sono ancora state oggetto di accordi giuridici internazionali per proibirle definitivamente, come invece è accaduto per le mine, le munizioni a grappolo e le armi chimiche e biologiche.
Il comitato per il Nobel “è consapevole che un divieto giuridico internazionale” non sarà sufficiente a eliminare il problema, ma il premio per la Pace assegnato quest’anno vuole essere un promemoria per tutti quei Paesi che già dispongono di arsenali nucleari, affinché avviino al più presto negoziati per la loro eliminazione graduale. Cinque Stati che attualmente dispongono di armi nucleari – Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia e Cina – si sono già impegnati a raggiungere questo obiettivo attraverso la loro adesione al Trattato di non proliferazione nucleare del 1970. È ferma convinzione del Comitato per il Nobel che l’Ican, “più di chiunque altro, negli ultimi anni abbia fatto grandi sforzi per conquistare un nuovo mondo senza armi nucleari”.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione