http://www.lastampa.it/2017/09/25/italia/cronache/terremoto-procuratore-di-rieti-i-soldi-degli-sms-solidali-scomparsi-una-bolla-di-sapone-mDyqp17mwURqlwnyT1aT9L/pagina.html
«Se le notizie sono quelle che ho appreso dalla stampa e dai media in queste ore, e quindi se i fondi raccolti dagli sms di solidarietà sono confluiti nelle disponibilità della Protezione Civile, credo che questa storia si concluda in una bolla di sapone». Le parole del procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, arrivano dopo l’apertura del fascicolo relativo alla destinazione dei fondi raccolti con gli sms di solidarietà dopo il terremoto del 2016 e finiti nella bufera dopo le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Saieva ha ipotizzato una rapida conclusione della stessa per «la non sussistenza di alcuna notizia di reato».
“Non si è tenuto conto della volontà popolare”
Pirozzi, che è stato convocato in procura, ha intanto ribadito i contorni delle sue dichiarazioni: «Ho fatto un discorso molto più ampio e ho detto che era stata tradita la volontà degli italiani perché in quei giorni facendo quel numero intendevano dare i soldi alle popolazioni che hanno avuto la distruzione. Poi le scelte sono state altre e secondo me non si è tenuto conto della volontà popolare. Punto».
“Bastava dire che erano stati spesi per altri comuni”
«Adesso io mi aspetto la contraerea. Basterebbe dire - aggiunge Pirozzi - “abbiamo utilizzato i soldi per altri comuni”, non c’è niente di male. Poi si vuol fare passare che è stata fatta la consulta dei sindaci, ma così non è. La Regione Lazio ha inserito la ristrutturazione di una scuola di un Comune che non è inserito nel cratere, che è Collevecchio. Con tutto il rispetto per Collevecchio che è un comune che ho nel cuore e ha dato anche i natali a un campione del mondo come Alessandro Nesta. È chiaro - conclude il sindaco di Amatrice - che adesso mi aspetto il fuoco».
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