Barcellona nel caos dopo che questa mattina la Guardia Civil spagnola ha messo in atto un blitz nelle sedi del governo catalano arrestando 14 persone, tra cui molti alti funzionari. Fra questi c'è il braccio destro del vicepresidente Oriol Junqueras, Josep Maria Jovè. Sono in corso ancoraa le perquisizioni, 22in tutto. Secondo la Efe, che cita fonti dell'operazione, i detenuti al termine dell'operazione potrebbero essere 17. Fra gli ultimi arrestati, il direttore del dipartimento di attenzione ai cittadini del governo Jordi Graell e il presidente del Centro delle telecomunicazioni Jordi Puignero. La mossa, che costituisce una svolta nella strategia di Madrid per impedire il referendum sull'indipendenza del 1 ottobre, ha provocato la protesta spontanea di migliaia di persone, che sono scese in piazza in difesa delle istituzioni catalane, bloccando alcune strade del centro di Barcellona.
La Guardia Civil ha setacciato, cercando le "prove" della sottrazione di denaro pubblico, l’Agenzia tributaria della Catalogna e i dipartimenti dell’economia, degli esteri, del lavoro e degli affari sociali del governo catalano. L'8 settembre l'esecutivo catalano era stato denunciato in blocco da Madrid per "disobbedienza, abuso di potere e malversazione di denaro pubblico" per aver firmato il decreto di convocazione del referendum. La Corte costituzionale ha sospeso la consultazione che il governo intende comunque portare a compimento.
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