Una riduzione fino a due anni dei requisiti contributivi per le donne lavoratrici che accedono all’Ape sociale, conteggiando sei mesi per figlio. È la misura che intende adottare l’esecutivo, illustrata ai sindacati dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal consigliere economico di Palazzo Chigi Marco Leonardi. L’obiettivo è portare la percentuale delle domande presentate dalle donne per l’anticipo pensionistico dall’attuale 29% al 40%: tradotto in numeri, circa quattromila in più. Una proposta «riduttiva e minimalista» che non ha convinto i sindacati, secondo cui bisogna dare risposta a tutte le lavoratrici e non a quelle che appartengono alle categorie comprese dall’Ape sociale (precoci, disoccupati, che hanno svolto lavori gravosi). Per Cgil, Cisl e Uil occorre inoltre considerare non solo il requisito della maternità ma anche quello del lavoro di cura.
Fonte e articolo completo:http://www.lastampa.it/2017/09/07/economia/pensioni-anticipate-il-governo-pensa-a-uno-sconto-per-le-donne-con-figli-IzfJ3rUL1lts5ofFqmnmiP/pagina.html
Foto:ANSA
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