Ucciso a bastonate perché cristiano. Non è avvenuto ai tempi dell'antica Roma e delle persecuzioni contro i protocristiani che tanti martiri hanno dato alla Chiesa. No, è successo il 30 agosto in Pakistan. Sheron Masih, studente pakistano di fede cristiana, si trovava a scuola, nella regione del Punjab. Come racconta il legale della famiglia, Mushtaq Gill, il ragazzo era quotidianamente sottoposto ad abusi e violenze perché credeva in Gesù e non in Allah. I compagni di scuola avevano cercato in tutti i modi di convertirlo, senza risultati.
Oltre alle botte, che prendeva da tempo sotto gli occhi indifferenti di professori e studenti, gli era stato anche proibito di bere dal distributore della scuola. La sharia autoproclamata degli studenti. Ed ecco che il 30 agosto Sheron ha deciso di infrangere quella stupida regola che lo discriminava. Ha bevuto dal distributore, decretando la sua fine. È stato subito raggiunto da un gruppo di studenti islamici che lo hanno picchiato selvaggiamente con bastoni e spranghe, fino a ucciderlo.
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