Migranti, Corte Ue respinge i ricorsi di Ungheria e Slovacchia sui ricollocamenti. “Se non cambiano, via al deferimento”
I ricollocamenti dei richiedenti asilo da Italia e Grecia devono continuare. La Corte di giustizia Ue ha respinto i ricorsi di Slovacchia e Ungheria contro le operazioni di relocation, argomentando che “il meccanismo contribuisce effettivamente e in modo proporzionato a far sì che i due Paesi del Mediterraneo possano far fronte alle conseguenze della crisi migratoria del 2015“. Dopo la sentenza, chiaro il commento del commissario Ue alla Migrazione, Dimitris Avramopoulos, nei confronti di non solo di Slovacchia e Ungheria, ma anche di Repubblica Ceca e Polonia, altri Stati che rifiutano il meccanismo delle quote. “Se non cambieranno il loro approccio sui ricollocamenti – ha detto Avramopoulos – andremo avanti con l’ultimo passo della procedura di infrazione, col deferimento alla Corte di giustizia Ue”. “La Corte ha affermato che esiste un dovere e un vincolo di solidarietà. Non è un principio italiano o greco, ma europeo”, ha affermato il presidente Sergio Mattarella.
Contro la decisione della Corte di giustizia della Ue si schierano Slovacchia, Polonia e Repubblica Ceca. Il premier polacco Beata Szydlo ha annunciato che, nonostante le parole di Avramopoulos, la posizione del governo sulle politiche di immigrazione non cambia. Varsavia “è un partner leale della Ue che adempie ai propri impegni e spera di essere trattato così come gli altri paesi membri della Ue”, ha detto Szydlo. Sulla stessa linea anche Bratislava, direttamente toccata dalla sentenza odierna. Il ministero degli Esteri slovacco sostiene che le quote di ricollocazione in pratica non funzionano. “Il nostro ricorso riguarda i vizi di procedura del Consiglio dei ministri Ue nel decidere le quote”, ha detto Peter Susko, commentando la sentenza all’Ansa.
Più dura invece la reazione del presidente ceco Milos Zeman: “Penso che non dobbiamo piegarci, non dobbiamo cedere alle minacce. Ora dico quello che a qualcuno non piacerà: nel caso peggiore è sempre meglio fare a meno dei finanziamenti europei che far entrare i migranti da noi”, ha detto Zeman.”La sentenza è scandalosa e irresponsabile“, aveva detto in mattinata il ministro degli esteri ungherese, Peter Szijjarto.
Fonte e articolo completo:http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/06/migranti-corte-ue-respinge-i-ricorsi-di-ungheria-e-slovacchia-contro-i-ricollocamenti-dei-richiedenti-asilo-di-italia-e-grecia/3839914/
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