Di Angela Mauro
Il Senato non discuterà di ius soli questa settimana. E chissà se mai lo farà. La conferenza dei capigruppo che si riunirà domani alle 15.30 ufficializzerà il rinvio a fine mese, dopo l'approvazione del Def, nelle previsioni più ottimistiche. Ma i rumors di palazzo sono sempre più insistenti a segnalare che la legge sulla cittadinanza non si farà in questa legislatura, benché una buona spinta per andare avanti arrivi proprio dal premier Paolo Gentiloni e dal ministro Marco Minniti. Al contrario, i freni stavolta pare arrivino proprio dal Nazareno, oltre che da parte del ministro Angelino Alfano e della sua Ap. Matteo Renzi infatti teme l'effetto ius soli sui sondaggi in vista delle politiche del 2018. Sulla commissione banche invece si va avanti: ma molto piano.
I mesi che restano fino alla fine della legislatura si presentano sempre meno densi per l'attività parlamentare. Domani la capigruppo del Senato dovrebbe calendarizzare per questa settimana la legge delega per il codice dello spettacolo, voluta dal ministro Dario Franceschini, e il ddl sul passaggio del comune di Sappada dal Veneto al Friuli. Niente sullo ius soli, una legge voluta dal Pd e dal segretario Renzi ma che ora, secondo i ragionamenti che fanno al suo quartier generale, farebbe perdere al Pd addirittura 2 punti percentuale a settimana.
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