Guerlin Butungu cambia ancora versione sugli stupri di Rimini

set 5, 2017 0 comments
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"Sono stati loro, io ero impegnato e tenere fermo il polacco". Lo ha detto Guerlin Butungu, il 20enne congolese accusato di essere il capo branco degli stupri di gruppo avvenuti a Rimini, questa mattina davanti al gip, cambiando versione nel corso dell'udienza di convalida del fermo. Il giudice ha poi convalidato l'arresto.
Nel corso delle prime dichiarazioni ai magistrati, Butungu aveva negato gli stupri, dicendo che quella sera aveva partecipato ad alcune feste sulla spiaggia, aveva bevuto e poi si era addormentato, venendo alla fine svegliato dai tre minori del gruppo con i quali poi si era diretto verso casa a Pesaro, venendo ripreso dalle telecamere di sorveglianza.
Una versione che aveva mostrato subito delle incongruenze, in quanto le immagini delle telecamere sono relative al tragitto fra il lungomare e la strada statale dove è avvenuto il secondo stupro alla transessuale peruviana, dopo il primo stupro avvenuto in spiaggia che ha visto come vittima la giovane turista polacca, il cui compagno è stato malmenato e rapinato dal gruppo di aggressori.
Il presunto stupratore aveva dato una versione ancora differente appena arrestato dalla Polizia. Una volta finito in manette, Butungu in lacrime aveva negato di essere la persona che gli inquirenti cercavano e che non c'entrava nulla con i fatti di Rimini.

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