F1, Gran Premio di Singapore: suicidio Ferrari in partenza.
Harakiri. Autoeliminazione. Disastro. Tra tanti sinonimi, la partenza disastrosa delle Ferrari nel gran premio di Singapore ha solo un effetto: rendere difficilissima la rincorsa della Rossa di Maranello al mondiale piloti. Lewis Hamilton ringrazia: partito dalla terza fila, si è trovato in testa senza sapere il perché. Un’occasione unica per portare a casa quei punti che gli permetteranno di staccare Sebastian Vettel nella classifica iridata. È successo tutto nei primi metri di gara, sotto la pioggia, che però è stata solo concausa di quanto accaduto. Vettel, che partiva in pole position, è scattato a sinistra dove, nel frattempo, Raikkonen stava cercando di sorpassare (sempre da sinistra) Verstappen. Manovra sicuramente azzardata quella del finlandese. Per tre motivi: lo stile di guida aggressivo di Verstappen, il poco spazio a disposizione per passare e, soprattutto, il rischio di coinvolgere in un eventuale incidente il compagna di squadra, compromettendo il mondiale.
Così è stato: il pilota della Red Bull, come sempre, ha lottato per non farsi sorpassare e si è scontrato con la Ferrari di Raikkonen, che a sua volta ha perso il controllo della sua monoposto, andando a colpire la Ferrari di Sebastian Vettel. Il tedesco in un primo momento ha continuato, ma dopo poco – a causa dei danni riportati a causa dell’impatto – è andato in testacoda, terminando la corsa contro i muretti del circuito metropolitano di Singapore. Tutto in una manciata di secondi. Risultato: fuori Vettel, Verstappen e Raikkonen, Hamilton in testa, safety car in pista, giudici a lavoro per delineare le responsabilità di una carambola che rischia seriamente di tagliare fuori dai giochi iridati la Rossa.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/17/f1-gran-premio-di-singapore-suicidio-ferrari-partenza-fuori-vettel-e-raikkonen-al-primo-giro-diretta/3861725/
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione