Di Vincenzo Bisbiglia
Cittadini delle periferie contro i migranti ospiti dei centri d’accoglienza. Giustizia privata e disagio sociale, in seno a una conflittualità che ancora una volta colpisce le aree più difficili di Roma. Un film già visto nella Capitale, che stavolta per poco non è sfociato in un casus belli per qualcosa di ancora più grave. Tiburtino III, periferia est di Roma: il IV Municipio è insieme al VI – quello di Tor Bella Monaca – dove insistono il maggior numero di centri d’accoglienza per richiedenti asilo della città, insieme a un quadro che vede interi quartieri formati da case popolari, degrado, casinò e prostituzione diffusa.
Eritreo accoltellato. Pm: “Tentato omicidio”
Qui, nella notte tra martedì e mercoledì, un gruppo di residenti della zona ha tentato l’assalto al centro di accoglienza di via del Frantoio – già contestato da CasaPound negli scorsi mesi – dopo che tre ragazzi hanno raccontato ai parenti di aver subito un’aggressione con lancio di sassi da parte di un profugo. Ad avere la peggio, un cittadino eritreo di 40 anni finito in ospedale dopo una coltellata nella schiena, all’altezza del rene, e dichiarato fuori pericolo di vita dai medici. L’episodio ha spinto la procura di Roma ad aprire un’indagine per tentato omicidio. Ma sarebbe potuta andare molto peggio, se non ci fosse stato l’arrivo per tempo delle forze dell’ordine che ora presidiano la struttura.
Qui, nella notte tra martedì e mercoledì, un gruppo di residenti della zona ha tentato l’assalto al centro di accoglienza di via del Frantoio – già contestato da CasaPound negli scorsi mesi – dopo che tre ragazzi hanno raccontato ai parenti di aver subito un’aggressione con lancio di sassi da parte di un profugo. Ad avere la peggio, un cittadino eritreo di 40 anni finito in ospedale dopo una coltellata nella schiena, all’altezza del rene, e dichiarato fuori pericolo di vita dai medici. L’episodio ha spinto la procura di Roma ad aprire un’indagine per tentato omicidio. Ma sarebbe potuta andare molto peggio, se non ci fosse stato l’arrivo per tempo delle forze dell’ordine che ora presidiano la struttura.
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